Cronaca / Como città
Domenica 20 Ottobre 2019
San Francesco, tutto uguale
E il Comune si aggrappa
al nuovo regolamento
Per il momento non è cambiato niente. Il portico è sempre occupato dai bivacchi
Le precarie condizioni igienico sanitarie nella zona di San Francesco hanno portato il procuratore di Como Nicola Piacente a chiedere un faccia a faccia giovedì con il sindaco Mario Landriscina.
Per il momento non è cambiato niente, come dimostrano le immagini riprese sotto l’acquazzone di ieri. Il portico è sempre, stabilmente, occupato. Eppure secondo l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti il problema non è circoscritto solo all’ex chiesa.
«Ogni bivacco - dice - crea problemi legati al decoro e all’igiene. Fuori dal santuario del Crocifisso per esempio la situazione è anche peggiore. Nelle settimane scorse è stato necessario pulire l’area. Come amministrazione non possiamo andare a gestire luoghi che sono di pertinenza privata, a meno di esposti e segnalazioni». Sono in particolare gli angoli usati come toilette ad infastidire cittadini e lavoratori, gli operatori del mercato in via Mentana per esempio.
Da novembre riparte l’emergenza freddo, il tendone per accogliere i senza fissa dimora, alcuni clochard potrebbero trovare una sistemazione migliore rispetto ai portici. Ma da novembre, lunedì 4 per l’esattezza, entra in vigore anche il nuovo regolamento di polizia che mette al bando bivacchi, questuanti e musicanti senza permesso. Cosa dobbiamo aspettarci? «A giorni invieremo volantini per informare la cittadinanza – dice Negretti – Lunedì 4 tutti gli agenti saranno in servizio, è stata fatta in questi mesi l’adeguata formazione al personale e il regolamento è stato condiviso con tutte le forze dell’ordine. Perché bisognerà gestire casi magari delicati. Ogni intervento sarà comunque valutato con attenzione occasione per occasione. Se la persona segnalata con il bivacco non ostruisce un importante passaggio, se non crea problemi o danni, se non ha comportamenti insistenti e lesivi allora non sarà necessario provvedere all’allontanamento».
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