Sant’Anna, mancano i medici
Chiude il primo ambulatorio

Sospese in ospedale le visite neurologiche. Il primario Grampa: «Concorsi aperti, ma serve tempo»

Como

Sempre meno medici, sempre meno specialisti. Al Sant’Anna il reparto di Neurologia è in crisi, così come in difficoltà sono i pronti soccorso del territorio. E così la Regione, che già sta pensando di mandare gli specializzandi in corsia, ipotizza di trattenere i camici bianchi al lavoro fino a 70 anni.

Un esempio esaustivo della situazione è quello dell’unità operativa di Neurologia a San Fermo. Funziona a fatica: vengono sempre garantite l’emergenza e la degenza, i servizi per le patologie gravi, l’aiuto a 400 pazienti con la sclerosi e a 20 con la Sla. Ma gli ambulatori per le visite sono chiusi perché manca personale. Due pensionamenti e un trasferimento sono bastati a mettere in crisi turni e prenotazioni.

«Attraverso concorsi e mobilità il Sant’Anna ha già fatto il possibile per reperire nuovi medici - spiega il primario Giampiero Grampa - c’è la massima attenzione. Le procedure però non sono immediate, serve tempo. C’è il preavviso, per la sostituzione ci vogliono settimane».

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