Sant’Elia, un genio comasco
Due mostre per il centenario

L’evento in Pinacoteca si integra all’esposizione in Triennale. Al Novocomum l’Ordine degli architetti affronta il Monumento ai Caduti. Intanto Gianni Biondillo sta portando uil genio comasco in tutta Italia (qui nostra videointervista)

Due mostre per celebrare il genio di Antonio Sant’Elia nell’anno in cui ricorre il centenario della morte dell’artista comasco. Saranno inaugurate rispettivamente il 25 novembre alla Pinacoteca Civica ed il 30 novembre al Novocomum presso la sede dell’Ordine degli architetti le due esposizioni che mirano a regalare uno sguardo a tutto tondo sul lavoro di progettazione dell’architetto scomparso a soli 28 anni nel 1916. Due gli approcci ed i temi che verranno approfonditi e che si inseriscono all’interno di un più ampio calendario di iniziative a livello nazionale che comprendono un convegno all’Università di Firenze ed una mostra alla Triennale di Milano.

«La mostra in Pinacoteca – spiega l’assessore alla Cultura Luigi Cavadini – può essere considerata parte integrante dell’esposizione alla Triennale, di cui costituisce una sorta di preambolo, tanto che sarà documentata in un unico catalogo». Il focus del lavoro “All’origine del progetto” è infatti l’anno 1913 che rappresenta una sorta di spartiacque nell’attività di Sant’Elia come spiega a nome dei curatori Paolo Brambilla: «è l’anno della svolta, in cui l’architetto riparte dalla progettazione; la mostra, attraverso i disegni e la loro visualizzazione nelle tre dimensioni, permette di illustrare il divenire della costruzione della Città nuova. Disegni che rappresentano forme architettoniche pure che saranno però accompagnati da modelli tridimensionali eseguiti per l’occasione.

Le sale di esposizione sono tre che seguono un percorso dagli elementi più semplici a quelli più complessi». La mostra “organizzata al Novocomum dall’Ordine degli architetti, invece, si concentra sul Monumento ai caduti, edificio realizzato da Giuseppe Terragni sulla base di un progetto di Antonio Sant’Elia. «È un edificio – spiega il presidente Michele Pierpaoli – in cui si uniscono futurismo e razionalismo; la mostra vuole indagare il percorso che ha portato alla realizzazione del monumento anche attraverso la proiezione di una serie di cortometraggi ideati dagli studenti dell’Accademia di architettura di Mendrisio sotto la supervisione del regista Ila Beka».

http://www.laprovinciadicomo.it/videos/video/intervista-a-gianni-biondillo_1028924_44/

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