Scuola e caos bus, la politica si muove
«Asf deve fare di più»

Per la società utili da 5 milioni, ma nonostante l’emergenza Covid le corse saranno come nel 2019 Dai consiglieri pressing sul Comune per intervenire

La fredda oggettività dei numeri mette d’accordo - per una volta - tutti. Consiglieri di maggioranza e opposizione in consiglio, pur con distinguo sulle sfumature, concordano: sulla gestione dei bus la priorità va data agli studenti. E il Comune deve alzare la voce nei confronti di una sua partecipata (qual è Asf Autolinee) affinché garantisca un servizio pubblico adeguato a fronte dell’emergenza Covid. Soprattutto se si considerano quegli utili milionari che la gestione del trasporto pubblico comasco ha garantito negli anni (10 milioni negli ultimi due) alla srl di via Asiago.

In ordine sparso. Matteo Ferretti (Fratelli d’Italia): «L’interesse pubblico deve essere quello di garantire un servizio più efficiente e qualitativamente elevato possibile e non quello di incrementare gli utili». Stefano Fanetti (Pd): «L’azienda, anche alla luce degli utili che ha avuto, poteva fare qualcosa in più in questa fase delicata». Enrico Cenetiempo (Forza Italia): «Sono certo che alla prova dei fatti il servizio sarà potenziato, anche perché credo che sia l’azienda che il Comune abbiano tutto l’interesse nel fare una bella figura su questo tema». Vittorio Nessi (Svolta Civica): «Sarebbe gravissimo constatare che le criticità non siano state analizzate e affrontate tempestivamente e che non siano state avviate per tempo le procedure per potenziare il servizio.».

I bilanci della società

Un passo indietro per ricapitolare. Nei giorni scorsi alcuni presidi di istituti superiori cittadini hanno detto che le lezioni inizieranno a settimane alterne, perché il trasporto pubblico non può garantire che tutti gli studenti arrivino a scuola. Una doccia fredda Sotto accusa, soprattutto in alcune fasce orarie e su alcune linee, la non congruità dei bus messi a disposizione da Asf. Quest’ultima è una società a maggioranza pubblica, con il Comune che - tramite Spt Holding - è tra i soci più influenti. Nonostante 10 milioni di utili negli ultimi due anni, l’orario 2019 non è stato cambiato con aggiunta di corse per evitare bus sovraffollati (scena tutt’altro che rara in passato), ovviamente vietati con l’emergenza Covid.

I consiglieri comunali

«Più volte abbiamo rimarcato quanto per noi sia importante aumentare il numero di corse per garantire maggiore sicurezza - commenta Matteo Ferretti, capogruppo Fratelli d’Italia - Oggi a maggior ragione con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, riteniamo importante che vengano aumentate le corse per garantire più sicurezza per gli studenti, il personale e non solo, anche a scapito degli utili» Per Giampiero Ajani (Lega) il discorso è più complesso: «5 milioni di utili sono una bella cifra, ma se come Comune decidessi di spendere anche solo 1 milione di questo denaro nel giro di 3 giorni, verrei crocifisso, visto che in Italia ogni cosa è un casino». Incontestabile, anche se, fa notare Stefano Fanetti: «Sono mesi che si sa che la ripresa delle scuole sarebbe stata un problema. Quello che stupisce è che nonostante le sollecitazoini il Comune non si sia attivato con l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale e Asf per garantire trasporti più puntuali».

Secondo Enrico Cenetiempo, alla fine, il servizio sarà potenziato: «Io non voglio pensare che Asf non metta qualche bus in più in questo momento storico. E sono convinto che su questo il Comune sia già intervenuto». Meno ottimista Fulvio Anzaldo, della lista Rapinese: «Non essere in grado di offrire un adeguato numero di corse o non consentire il trasporto in sicurezza, stride con la nozione stessa di servizio pubblico. Tutti devono convergere verso quest’obiettivo, senza trincerarsi dietro a questioni che altro non fanno se non allontanare un’azione efficiente ed efficace». Ada Mantovani (gruppo misto): «Garantire il trasporto a scuola degli studenti è una priorità. Sarebbe grave se il Comune non intervenisse nei confronti di Asf in modo deciso».

Infine Vittorio Nessi: «In questo momento di emergenza, nella quale lo Stato è disposto a compiere sforzi enormi per sostenere l’economia complessiva, è legittimo chiedersi se Asf Autolinee e l’Agenzia TPL, che sono largamente partecipate da enti pubblici, abbiano valutato la necessità di destinare adeguate risorse all’implementazione del servizio. Da quanto è emerso finora, anche a detta del presidente di Asf, Guido Martinelli, non è stato approntato alcun piano eccezionale».

Non concorda Franco Brenna, della lista civica che ha sostenuto il sindaco Landriscina: «Da sempre il Comune pone attenzione sulla questione trasporti, mirate in particolar modo alle fasce più bisognose di “servizi” quali gli anziani, i disabili e i giovani. Le problematiche legate all’emergenza virus non sono risolvibili unicamente con i numeri di bilancio ma necessitano del coordinamento e della volontà di più enti».

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