Cronaca / Como città
Martedì 15 Settembre 2020
Scuole, primo giorno da 6
Le lezioni online vanno a singhiozzo
Problemi di connessione per gli studenti del Volta - Ma preoccupa anche la concentrazione di alunni all’ingresso e all’uscita
Dopo mesi di discussioni, ansie e incognite, ieri finalmente è suonata la campanella del primo giorno. Così, un po’ da casa e un po’ in aula, è ricominciata la scuola per quasi ottantamila studenti della provincia (di cui 66mila iscritti agli istituti statali).
Se per le materne, le elementari e le medie, il rientro è stato completamente in presenza, per le superiori è dipeso dalle scelte degli istituti, che in tutti i casi hanno comunque voluto portare le prime in classe.
In mezzo alla felicità di studenti, insegnanti e presidi per essere tornati, finalmente, in presenza, com’era prevedibile, essendo all’inizio e dovendo affrontare un sistema nuovo e da rodare, non sono mancate le criticità.
La didattica a distanza non ha funzionato ovunque. Si sono riscontrati problemi al Giovio, specie all’inizio della mattina, poi risolti. Al Volta, invece, la connessione non è riuscita a reggere il traffico dati e, in diversi casi, ci sono state difficoltà nella trasmissione in streaming, amplificata dalla mancanza in alcune classi delle telecamere. «È stato un errore tecnico – ha chiarito il preside Angelo Valtorta – su cui stiamo già intervenendo. Il modem era ancora impostato sulla vecchia linea». Un’altra questione riguarda gli assembramenti. Se all’interno della scuol gli studenti hanno seguito con grande responsabilità le regole, una volta usciti tendevano ad accalcarsi, non rispettando la distanza e spesso non indossando la mascherina. In particolare, ieri si sono notati capannelli poco prima di mezzogiorno in via Carducci, dove confluiscono gli ingressi di Volta e Ciceri, e piazza Vittoria, ma in generale fuori da ogni istituto. Inoltre, è bene ricordare come, dai prossimi giorni, dovrebbe crescere il numero di ragazzi in aula. «Ho ricordato ai ragazzi, anche in modo scherzoso, l’importanza di rispettare il distanziamento – aggiunge la preside del Caio Plinio Silvana Campisano – è un comportamento che dovrà diventare un’abitudine. Però, in generale, è andata molto bene: tutti hanno collaborato, i ragazzi e i docenti sono stati meravigliosi».
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