Senzatetto via da San Francesco
Portati (quasi) tutti al dormitorio

Quasi tutti i senzatetto accampati sotto i portici dell’ex chiesa di San Francesco hanno accettato ieri sera di entrare al dormitorio in via Borgovico. Poco prima delle 21 è iniziata l’opera di “convincimento”, quanto mai necessaria anche considerando il drastico abbassamento delle temperature e i conseguenti rischi per la salute di queste persone. Sul posto sono arrivati alcuni volontari, operatori della Caritas e della Croce Rossa, oltre agli assessori comunali Elena Negretti e Angela Corengia. Soltanto due persone hanno rifiutato tassativamente di andarsene. Sul posto anche gli addetti dell’azienda Aprica per la pulizia. L’operazione si è svolta in modo tranquillo e non sono intervenuti né i vigili né le forze dell’ordine.

L’intervento segue di poche ore lo sgombero dell’ex scalo merci, luogo in cui avevano trovato rifugio una ventina di persone. Sono state fatte allontanare mercoledì mattina, per consentire l’avvio dei lavori di demolizione (nell’area verrà realizzato un albergo).

I dormitori della città a questo punto si vanno riempiendo. In via Borgovico tutti i letti sono già stati assegnati. Inoltre, grazie al supporto delle associazioni, si sta facendo il “giro” in varie zone della città per avvisare le persone che i dormitori sono aperti.

La nuova struttura garantisce 33 posti letto, cui sarà possibile aggiungerne altri quattro in caso di emergenza. Il centro è gestito dalla Fondazione Somaschi, in convenzione col Comune.

A San Rocco, invece, l’ospitalità si sviluppa su due piani, i posti letto sono una ventina e destinati solo agli uomini. Sono presenti i servizi e le docce, oltre a uno spazio destinato alla socializzazione. È gestito dalla Fondazione Caritas solidarietà e servizio.

Bisognerà capire se, alla fine, i posti messi a disposizione da “Emergenza freddo” saranno sufficienti, anche alla luce del citato sgombero avvenuto all’ex scalo merci: le persone allontanate al momento si trovano in via Cadorna poiché positivi al Covid, ma dovrebbero poi confluire con tutta probabilità nelle strutture “ordinarie”.

Da dieci anni, Emergenza freddo è promosso dagli enti che aderiscono alla rete per la grave marginalità “Vicini di Strada” (di cui fa parte anche il Comune), cui si aggiungono ogni anno altri enti, associazioni, gruppi informali e singoli cittadini. Come ogni anno, servono volontari. Il servizio è, infatti, reso possibile per la partecipazione delle moltissime persone che accolgono gli ospiti a partire dalle 19.30.

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