Cronaca / Como città
Mercoledì 06 Marzo 2019
Settimana bianca? Sì ma alternativa
«Vietati cellulari, tablet e computer»
ScuolaI genitori accompagnano un gruppo di 60 studenti delle medie di via Brambilla «Qualche mamma all’inizio era perplessa. Ma così si torna a divertirsi in modo semplice»
L’idea è nata un po’ per caso. Una mamma della scuola media di via Brambilla buttò lì un’idea agli altri genitori: «Se portassimo i nostri figli in montagna, senza cellulare o altri mezzi tecnologici?». L’idea era ambiziosa e per certi versi antesignana: attraverso lo sci e altre attività, creare un’occasione per cementare il gruppo dei ragazzini, anche andando oltre le differenza d’età. Il risultato? Si scelse come meta Ponte di Legno e andò molto bene. Tanto che, fra due settimane, partirà una nuova edizione, organizzata sempre da “Collaboriamo”.
«Le giornate sulla neve – spiega il presidente dell’associazione genitori Nicolò Righi – sono rivolte a tutti i ragazzini, dalla prima alla terza media. All’inizio, ricordo un po’ di perplessità da parte di qualcuno. Alla prima riunione in assoluto, quando dicemmo non si potesse mandare messaggi o telefonate ai propri figli, qualcuno non se la sentì e disse “no, a queste condizioni mio figlio non lo mando”. L’esperienza, negli anni è cresciuta e i riscontri, sia dei bambini sia degli adulti, sono stati positivi».
Sport e natura
Il senso è sempre quello: basta tecnologia, telefoni a casa, tante parole e divertimento fatto di cose semplici. «È faticoso? Un po’, in particolare la preparazione. Ma lo facciamo volentieri. La benzina è sempre l’entusiasmo e la voglia di comunicare dei ragazzi – continua Righi – nelle edizioni passate, i più grandi si prendevano cura dei più piccoli: aumenta l’attenzione verso il prossimo ed è un aspetto molto importante. Siamo cinque genitori accompagnatori, un gruppetto consolidato. Abbiamo un canale Telegram privato con gli altri a casa e, al termine di ogni giornata, diciamo com’è andata e raccontiamo cosa si è fatto».
La meta è sempre Ponte di Legno. Rispetto alle altre volte, tenendo conto di alcune sollecitazioni, sono state decise due partenze differenti. Una è fissata per mercoledì pomeriggio, così da perdere solo due giorni di scuola. Chi, invece, preferisce finire la settimana, partirà venerdì pomeriggio. Tutti e 60 gli aderenti, invece, ritorneranno domenica. La gran parte è della Leopardi, ma c’è anche un alunno della secondaria di Torno, appartenenti all’istituto comprensivo Como Lago.
«È una buona opportunità per molti ragazzi che, normalmente, non riuscirebbero ad andare in montagna – aggiunge Righi - l’albergo è di buon livello, si mangia bene, si è seguiti da una fra le migliori scuole italiane di sci al costo più conveniente possibile, senza abbassare gli standard qualitativi e di sicurezza. Un anno abbiamo avuto anche un ragazzo ospite di una comunità: il senso dell’esperienza è il più inclusivo possibile». Poi, per chi non scia, come gli altri anni, spende meno e può dedicarsi ad altre attività come ciaspole, orienteering, pattinaggio e piscina.
Nuovi progetti
L’obiettivo futuro è provare ad abbassare i prezzi per rendere l’esperienza accessibile a tutti: «Ci piacerebbe fare attività durante l’anno per incamerare risorse, così da utilizzarle per permettere di venire anche a chi non riuscirebbe a permetterselo – conclude Righi -. Purtroppo, fino a quest’anno non ce l’abbiamo fatta, per il prossimo però vorremmo provarci».
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