Si arrampica sulla parete e cade
Gravissimo giovane straniero

L’incidente sulla massicciata della stazione di San Giovanni - Mistero sull’identità del ferito, ricoverato in prognosi riservata al Sant’Anna

Como

Un ragazzo probabilmente straniero - del quale non si sa quasi nulla, non la nazionalità e neppure l’età - è ricoverato dalla tarda mattinata di ieri in prognosi riservata all’ospedale Sant’Anna, dopo una rovinosa caduta dalla parete di roccia sotto via Santa Marta, la strada che sale sulla montagna dietro la stazione di San Giovanni.

Fino alla tarda serata di ieri non c’era stato ancora modo di capire un granché della dinamica, anche perché pare che l’incidente non abbia avuto testimoni. Il ragazzo sarebbe stato visto soltanto dopo, quand’era già a terra, con diverse fratture e in stato di semincoscenza.

Lo hanno soccorso gli agenti della polizia ferroviaria in servizio in stazione, i volontari della Croce azzurra e una squadra di vigili del fuoco. L’ipotesi sulla quale si lavora è quella che possa trattarsi di uno straniero, di uno dei tanti che tentano di varcare il confine con la Svizzera camminando lungo i binari ed esponendosi a rischi pazzeschi, soprattutto all’interno della lunga galleria - la “Monteolimpino” - che inizia all’altezza di Villa Olmo e sfocia a ridosso del confine di Ponte Chiasso. Si ipotizza che il ragazzo abbia tentato di arrampicarsi sulla parete, forse nella speranza di trovare una via alternativa, magari dopo avere anche perso il senso dell’orientamento. Il giorno precedente un altro straniero, anche lui giovanissimo, era già stato individuato dalle parti della stazione. Se si trattasse della stessa persona allora si spiegherebbe perché abbia tentato di arrampicarsi in quel punto, cioè prima di raggiungere le banchine rischiando di essere fermato dalle forze dell’ordine.

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