Soldi Pedemontana
Como si fa scappare tesoro da 20 milioni

Si tratta delle compensazioni per l’autostrada. La Provincia non li ha spesi, dopo anni tornati a Milano. I consiglieri regionali comaschi: si usino per il territorio

Il tesoretto di circa 20 milioni di euro delle compensazioni ambientali dall’amministrazione provinciale è finito nei forzieri del Pirellone. Uno scenario ampiamente annunciato, visto che Villa Saporiti, a causa del patto di stabilità, non è riuscita a spendere nulla e la Regione era stata chiara in questo senso già da parecchio tempo. Aveva infatti scritto più volte indicando termini perentori, ma la Provincia non aveva potuto utilizzare i fondi per vincoli di bilancio.

I soldi aspettavano di essere utilizzati per interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, ma anche per il recupero ambientale. Si tratta di cifre erogate per quelle che, in termine tecnico, si chiamano «compensazioni ambientali». In pratica soldi che arrivano da grossi cantieri, ad esempio la terza corsia dell’autostrada A9 o infrastrutture come la Pedemontana e la tangenziale di Como e dalle sanzioni per il disboscamento. Come detto, dopo anni di congelamento nei forzieri di Villa Saporiti, la Regione si è presa i soldi. Ecco allora che il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal sottosegretario comasco Alessandro Fermi e firmato anche dai colleghi consiglieri lariani Francesco Dotti, Daniela Maroni, Dario Bianchi e Luca Gaffuri, per chiedere che i fondi vengano utilizzati per opere sul territorio comasco.

Il motivo? Una volta inseriti nel bilancio regionale i soldi finiscono infatti in un calderone unico senza possibilità di suddivisione. Da qui il documento in consiglio che impegna la giunta «a destinare le risorse delle compensazioni ambientali derivanti dalla provincia di Como a interventi ed investimenti a vantaggio del territorio comasco stesso».

Dal canto suo Fermi, primo firmatario del documento e che da anni chiedeva alla Provincia di intervenire sbloccando le risorse in cassa, dice: «È fondamentale che queste risorse, frutto di compensazioni per opere realizzate sulla nostra provincia rimangano sul nostro territorio. Dopo che questi fondi sono rimasti per anni bloccati in amministrazione provinciale bene ha fatto Regione Lombardia a riprenderli per poter finanziare le centinaia di progetti che attendono di essere realizzati. Progetti che vanno dalla cura del territorio alla prevenzione dei rischi idrogeologici». E aggiunge: «È però necessario che gli oltre 20 milioni vengano spesi ed utilizzati sulla nostra provincia che è quella che più ha beneficiato di tali risorse. Credo che questa sia una buona notizia per i tanti, dai comuni alle associazioni ambientali, alle riserve e parchi, che per anni hanno atteso invano il finanziamento dei loro progetti».

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