Cronaca / Como città
Martedì 05 Novembre 2019
Stadio, il gruppo lombardo
«Ecco i nostri progetti»
Ieri in Comune incontro tra il sindaco e l’immobiliarista Ugoni
Un «gruppo di imprenditori lombardi» rappresentato dall’immobiliarista comasco Francesco Ugoni ha incontrato ieri in Comune il sindaco Mario Landriscina. Obiettivo: una riqualificazione completa dello stadio Sinigaglia con la ristrutturazione, ma anche l’inserimento di spazi commerciali, alberghieri e di intrattenimento, oltre a parcheggi, per trasformarlo in un’arena multifunzionale. Qualcosa che richiede un investimento tra i 50 e i 60 milioni di euro.
Al momento, però, non c’è ancora un progetto sul tavolo, come già anticipato ieri, ma l’intenzione di capire le procedure burocratiche necessarie (tenendo anche conto che si tratta di un edificio sottoposto a rigidi vincoli dalla Soprintendenza) per poter poi valutare la sostenibilità o meno (anche e soprattutto dal punto di vista gestionale) dell’operazione.
«Con il sindaco, per nulla assodato ancora che il mio gruppo decida che l’operazione ha la sua giusta economicità, si è principalmente valutato il corretto eventuale iter burocratico da seguire. Trattandosi non di rapporti tra privati e in aree vincolate, si deve infatti correttamente scegliere la procedura più adatta. Questo fa parte del pacchetto da cucire ancor prima di partire con l’approfondimento dello studio di convenienza economica» spiega Ugoni.
L’immobiliarista precisa di rappresentare «un developer (sviluppatore, ndr) italiano di caratura mondiale» e spiega che due sono le criticità sotto analisi. La prima, dice, è quella che riguarda «l’economicità dell’operazione: e in questo senso si sta valutando nel dettaglio per capire se gli insediamenti necessari per il ritorno economico sono richiesti dal mercato: sia oggi che soprattutto nel lungo periodo» a cui si aggiungono due questioni strettamente legate all’ambito sportivo. «Possiamo definirle soggettive - aggiunge - e mi riferisco da un lato all’importanza delle sorti sportive del Calcio Como poiché, anche se non è negli stadi di oggi la fonte principale dell’introito in quanto sono polivalenti, è importante che la squadra funzioni a livelli alti (almeno costante serie A se non addirittura Europa) e, dall’altro, alla decisione da parte della società sportiva, se sarà lei a prendere l’iniziativa, su chi dovrà seguire come partner l’operazione».
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