Cronaca / Como città
Domenica 05 Giugno 2016
Summit in procura
L’inchiesta va avanti
Gilardoni al giudice: «Mi sono fatto carico di responsabilità di altri e alcune intercettazioni sono state fraintese» Vertice tra pubblico ministero e guardia di finanza
L’inchiesta sul cantiere delle paratie è tutto tranne che terminata. A dimostrarlo un lungo summit nell’ufficio del pubblico ministero Pasquale Addesso con i vertici del nucleo di polizia tributaria di Como
Intanto Pietro Gilardoni, uno dei due dirigenti comunali arrestati, incontra nuovamente al Bassone uno dei suoi legali - l’avvocato Luisa Scarrone, che lo difende con Edoardo Pacia - per tracciare i prossimi passi in vista di un tentativo di chiedere (quantomeno) gli arresti domiciliari.
Gilardoni e l’avvocato Scarrone hanno avuto modo di rileggere i passaggi dell’interrogatorio del giorno prima, durante il quale non solo l’ex direttore lavori del cantiere sul lungolago ha sottolineato di non aver «mai avuto contezza del fatto che il mio comportamento potesse configurare violazioni di carattere penale», ma ha anche voluto precisare come alcune intercettazioni che lo hanno riguardato sarebbero state - a suo dire - fraintese dall’accusa.
In realtà, ha spiegato Gilardoni, la burocrazia della macchina pubblica coniugata con le molte scelte importanti da fare l’avrebbero spinto ad «assumersi responsabilità anche di altri».
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