Cronaca / Como città
Mercoledì 13 Febbraio 2019
Supermercati a Ponte Chiasso
L’opposizione: «Sono troppi»
Ieri in commissione i progetti sulle aree a ridosso della dogana ex Lechler e Albarelli
I progetti ex Lechler ed ex Albarelli approdano in commissione Urbanistica, dubbi dalle minoranze sull’impatto delle attività commerciali, ma la maggioranza si appresta ad affrontare un dibattito pubblico e a calibrare al meglio il progetto. Ieri nel tardo pomeriggio si è riunita la commissione che si occupa di assetto del territorio, sul tavolo i due progetti di riqualificazione delle aree industriali dismesse nel quartiere di Ponte Chiasso non lontano dalla dogana.
Per l’ex Lechler su circa 80mila metri quadrati è prevista la costruzione di un supermercato Esselunga, con circa 400 posti auto interrati. Per l’ex Albarelli è previsto l’arrivo di più strutture di vendita, un ristorante e un autosilo da oltre mille posti. «È solo l’inizio, una valutazione preliminare, prima di arrivare all’approvazione del progetto – ha spiegato il dirigente dell’Urbanistica Giuseppe Ruffo – su questa prima ipotesi possiamo già fare delle annotazioni, abbiamo chiesto ai proponenti dei correttivi. Delle migliorie ad esempio sulla viabilità, riqualificando via Bellinzona sino al tratto con piazza Anna Frank. Quanto al supermercato abbiamo chiesto che la piazza venga ridisegnata perché è poco aperta». La banchina della stazione di Chiasso verrà prolungata verso l’Italia, ma occorre capire come gestire l’entrata in territorio straniero. Le minoranze hanno sollevato diverse critiche. «Sono circa 11mila metri quadrati di attività commerciali – ha detto Bruno Magatti, capogruppo di Civitas – l’impatto è enorme. Sono preoccupato e prego l’amministrazione di usare prudenza». «A nord di Como c’è il rischio di una sovra offerta di supermercati – così Fabio Aleotti, capogruppo del M5S – ma il mio timore maggiore è il traffico aggiuntivo già critico vicino alla dogana con l’arrivo di nuova clientela svizzera». Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica, ha definito l’operazione «grande centro commerciale». L’assessore all’urbanistica Marco Butti era assente, ma ha fatto sapere che organizzerà sul tema un dibattito con i cittadini. «Io capisco i dubbi sollevati, ne ho diversi anche io – ha spiegato Patrizia Maesani, la presidente della commissione e consigliere di Fratelli d’Italia – I due progetti però hanno il vantaggio di riqualificare delle grandi aree dismesse, con dei leciti interessi privati. Per Ponte Chiasso può essere un’occasione. Certo il piccolo commercio dovrà essere tutelato».
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