Cronaca / Como città
Mercoledì 07 Ottobre 2015
Svolta per la cittadella sanitaria
Il Sant’Anna: «Con la riforma si fa»
Onofri: «Tutti i servizi passeranno a noi e li sposteremo in via Napoleona».
«Gestione più pratica e meno dispendiosa, nel rispetto degli impegni presi con i comaschi»
La riforma regionale della sanità è legge, se n’è parlato e scritto molto in queste settimane. Un aspetto tutt’altro che secondario per Como, tuttavia, non era ancora emerso. Lo sottolinea il direttore generale del Sant’Anna Marco Onofri: «Riguarda - dice - la realizzazione della cittadella sanitaria nell’area dell’ex ospedale, in via Napoleona». Un tema al centro di polemiche ormai da anni, un progetto non ancora realizzato sebbene dal trasloco del Sant’Anna siano trascorsi cinque anni. La Regione, anche di recente, ha provato a cavarsela dicendo - nella migliore tradizione - che al momento non ci sono i soldi per portare a termine l’operazione. In realtà nei palazzi milanesi non c’è mai stato grande entusiasmo sul punto e la stessa Asl ha sempre evitato di premere sul pedale dell’acceleratore.
L’azienda ospedaliera invece si è mossa, riqualificando diversi spazi all’interno del monoblocco e liberando le palazzine adibite a uffici amministrativi (proprio in queste settimane il personale si sposterà nel nuovo edificio costruito a San Fermo). Ora, con la riforma, passerà proprio all’azienda guidata da Onofri il compito di erogare i servizi attualmente offerti dall’Asl. E, con un ente solo in campo, accorpare tutto nella cittadella dovrebbe essere più semplice.
«Poiché spetterà a noi - nota Onofri - occuparci delle attività sanitarie finora gestite dall’Asl, direi che, per una questione pratica e di rispetto degli impegni presi, andremo a posizionarle proprio in via Napoleona, dopo i necessari lavori al secondo e terzo piano del monoblocco. Anche per una gestione più omogenea, armonica e meno dispendiosa». Non è chiaro il destino delle sedi attualmente utilizzate dall’Asl come poliambulatori, anche se tutto fa pensare che passeranno alla nuova azienda ospedaliera: «Probabile, vedremo. In questi giorni stiamo facendo l’inventario delle proprietà, dei contratti e dei dipendenti, proprio per prepararci al nuovo assetto previsto dalla riforma regionale. Dal 31 dicembre le aziende così come siamo abituati a conoscerle non esisteranno più e dobbiamo gestire al meglio la fase transitoria».
Lo stesso Onofri, tra l’altro, potrebbe non essere più alla guida del Sant’Anna, visto che il suo mandato scade a fine anno (come quello degli altri manager della sanità in Lombardia). Iniziano già a circolare i primi nomi di ipotetici sostituti, ma tutto si deciderà - come sempre - negli ultimi giorni. «A prescindere da quello che accadrà - dice - vorrei chiudere l’anno con l’inaugurazione della nuova palazzina uffici e della piazzola per l’elisoccorso realizzata sul tetto. Conto di farcela».
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