Tangenziale, idea per finirla
I due lotti pronti entro 5 anni

Proposta a Regione Lombardia dai privati: 500 milioni di euro per il secondo tratto, ma a una sola galleria. Interessate società cinesi ed europee

Il secondo lotto della tangenziale di Como, dall’attuale svincolo di Albate fino al raccordo con la Lecco-Bergamo ha una possibilità di essere realizzato. Una rivisitazione del progetto originario è stata presentata nei giorni scorsi in Regione direttamente al presidente Roberto Maroninel corso di un incontro organizzato dal sottosegretario Alessandro Fermi. In pratica il tracciato rimarrebbe quello del progetto definitivo (già approvato dal Cipe nel 2009), masi passerebbe da due canne (in pratica due corsie per senso di marcia in galleria) a una canna singola, cioé una sola galleria a doppio senso di marcia. In sostanza si passa da autostrada a superstrada, ma la possibilità di aggiungere una seconda galleria non si sacrifica poiché il progetto prevede che si possa realizzare eventualmente anche in un secondo momento. Dalle stime effettuate il costo per la realizzazione del secondo lotto “ridimensionato” scenderebbe da 800 a circa 500 milioni di euro. Cifra, questa, compatibile, con la possibilità di investimento del gruppo cinese Shanghai Construction Group, interessato ad investire in Italia purché su opere cantierabili. La Regione si è impegnata a fornire un parere nel giro di poche settimane in modo che, in caso di risposta affermativa, si possa partire. Servirebbero sei mesi per l’aggiornamento del progetto. Il 2017 sarebbe l’anno della gara per individuare il soggetto realizzatore e futuro gestore e, quindi, nel 2018, potrebbero partire i lavori per una durata di tre anni. Si sta analizzando dal punto di vista legale la possibilità di uno stralcio da Pedemontana del primo lotto già realizzato (ma pagato per l’85% con fondi pubblici) in modo che si possa assegnare la gestione dell’intera tangenziale di Como una volta completata.

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