Cronaca / Como città
Giovedì 28 Febbraio 2019
Tassa sulle insegne, aumenti illegittimi
Il Comune deve restituire 1,2 milioni
Il rimborso spetta per gli anni dal 2013 al 2018. Interessate centinaia di attività. L’assessore Caldara: «Le somme saranno rateizzate». Ma da quest’anno scatta l’aumento
La sentenza è dell’anno scorso, ma i suoi effetti cominciano a farsi sentire soltanto ora che è possibile chiedere al Comune un rimborso per le imposte su insegne, pubblicità e affissioni pubbliche versate indebitamente da tutti i titolari di un’attività o di un esercizio pubblico nel corso degli ultimi sei anni.
Indebitamente, perché? Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, pronunciandosi in materia di aumenti delle tariffe determinate dai Comuni in tutta Italia. A partire dal 2004 infatti è stato possibile per gli enti locali applicare una maggiorazione, che per il Comune di Como è stata del 20%, puntualmente confermata ad ogni esercizio finanziario, relativa appunto alle imposte su pubblicità, alle insegne e alle affissioni.
Ebbene, la Suprema Corte ha stabilito che è illegittima quella norma che dava la facoltà ai Comuni di chiedere più soldi. Ma ha escluso la possibilità di ottenere rimborso per tutti i versamenti effettuati fino al 2012 compreso.
Per i successivi esercizi, quindi i sei anni dal 2013 al 2018, ha dato facoltà agli aventi diritto di chiedere indietro i soldi della maggiorazione. Vale ovviamente anche per Como. E a Palazzo Cernezzi si sono attrezzati per tempo, per ovviare alla voragine nei conti che si verrebbe a formare se tutti gli aventi diritto richiedessero il rimborso.
«Noi siamo pronti - avverte l’assessore alle Finanze Adriano Caldara - L’importo complessivo da restituire, nel caso in cui tutti gli aventi diritto presentassero domanda, è di 1,2 milioni. Soldi che siamo pronti a rimborsare, e che non causeranno nessuno sbilancio nei nostri conti, anche perché le somme si possono rateizzare e spalmare su un arco temporale di cinque anni».
Per il Comune dunque un’uscita media di circa 240mila euro all’anno: soldi che torneranno nelle tasche dei comaschi. Il problema riguarda anche le minori entrate dell’imposta per gli anni futuri, il cui gettito si aggira intorno a 1,3 milioni. Ma su questo fronte il Governo ci ha messo una pezza, dando facoltà ai Comuni di aumentare la tariffa fino al 50% per le superfici che superano il metro quadrato.
Como che cosa farà? «Applicheremo anche noi l’aumento - risponde Caldara - Ma non nella misura massina, lo limiteremo al 26%».
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