Cronaca / Como città
Mercoledì 08 Marzo 2017
Terremoto in Svizzera
«Ci saranno altre scosse»
«Nei prossimi giorni sono possibili nuove repliche, alcune delle quali forse percepibili»
Sono ben 21 le repliche registrate fino a ieri dal Servizio sismico svizzero dopo la scossa di magnitudo 4.6 che lunedì sera alle 21.12 - con epicentro al confine tra i Cantoni svizzeri di Svitto, Uri e Glarona, non distante dalla centrale idroelettrica di Linthal, la più grande della Confederazione - ha creato grande apprensione anche nel Comasco, da Gera Lario a Mozzate, passando per Como città, Erba e Mariano.
Sarà dunque pur vero che il lago di Como si trova nell’area con il rischio sismico più basso del Belpaese, ma è altrettanto vero che quello dell’altra sera (fonte sempre il Servizio Sismico Svizzero) è stato il terremoto più forte degli ultimi 12 anni nella vicina Confederazione. Impossibile dunque non avvertirlo anche nel Comasco. La seconda scossa più forte tra le 21 registrate si è avvertita alle 22.57 con una magnitudo di 2.9, sempre al confine tra i Cantoni Svitto e Glarona.
Ieri gli esperti hanno precisato che è stato un terremoto «di tipologia diversa da quello che il 24 agosto ha colpito Amatrice ed il Centro Italia» e che «nei prossimi giorni sono possibili altre repliche, alcune delle quali forse percepibili», difficilmente però di magnitudo paragonabile a quella di lunedì sera. Ieri, poco dopo le 12, il Canton Glarona - a maggioranza di lingua tedesca (anche se è presente una nutrita rappresentanza italiana) - aveva già ultimato la conta dei danni, annunciando - attraverso il suo direttore - solo «alcune crepe nei muri», oltre ad «una condotta dell’acqua danneggiata». Nessun danno invece in Canton Svitto.
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