Terza dose a over 80 e fragili, avanti piano
Pronti a partire sanitari e case di riposo

Finora somministrata al 5,5% dei grandi anziani e al 10% degli immunodepressi - Inizia oggi anche la convocazioni di medici e infermieri in via Napoleona e a Lariofiere

Como

Fino ad oggi gli over 80 che hanno fato la terza dose in provincia di Como sono 1.518 e i prenotati nei prossimi giorni 1.134. Il dato dell’adesione (2.652 cittadini) rispetto agli ultraottantenni comaschi (48.804 gli over 80 da raggiungere) finora non è alto, corrisponde al 5,5%.

È vero però che la terza dose va somministrata dopo almeno sei mesi dalla seconda, dunque una fetta di anziani non può ancora prenotare l’appuntamento attraverso il portale (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it), ma è altrettanto vero che buona parte degli over 80 nella prima parte della scorsa primavera è stato immunizzato, e quindi dovrebbe poter accedere in tempi brevi al richiamo. L’adesione degli over 80 comaschi alla prima parte della campagna vaccinale è stata convinta fin da subito, il 92% di loro oggi è immunizzato, una percentuale importante rispetto alla media (sopra i 12 anni oggi la protezione è dell’88%).

L’adesione alla terza fase della campagna è scarsa anche tra gli immunocompromessi, quindi trapiantati e pazienti in chemioterapia, che hanno iniziato a fare la dose addizionale già a metà settembre. Siamo attorno al 10%. Queste persone fragili possono fare la terza dose dopo 28 giorni dalla seconda, quindi tutti o quasi, in teoria, potrebbero già prenotarsi. Le autorità regionali hanno promesso una svolta, un potenziamento dell’informazione, magari coinvolgendo di nuovo medici di famiglia e amministrazioni locali.

Per grandi anziani e fragili la terza dose è considerata necessaria per fissare nel tempo le difese immunitarie, difese che altrimenti potrebbero a breve iniziare a calare.

Sono considerati a rischio, ed hanno quindi bisogno di un terzo richiamo, anche i sanitari. «A seguito della decisione del ministero della Salute – fa sapere la direzione regionale al Welfare – si conferma l’avvio dall’11 ottobre delle terze dosi con Pfizer per tutti gli operatori all’interno delle strutture di ricovero e di cura e per i quali sono trascorsi almeno 180 giorni dal completamento del ciclo vaccinale di base».

Al Niguarda di Milano sono già partiti, tra ieri e oggi l’Asst Lariana si sta organizzando. L’ipotesi in campo è chiamare agli hub, dunque in via Napoleona e a Lariofiere, tutti gli 8mila medici e specialisti interni ed esterni. Compresi anche i sanitari del Valduce e di Villa Aprica, come pure i medici di famiglia.

«Si procederà a dare avvio nelle Rsa alla somministrazione della terza dose – scrive la Regione - agli ospiti e agli operatori con Pfizer». Alla Ca’ d’Industria sono pronti da diversi giorni, ma attendono direttive: per il momento non si può usare Moderna, come invece inizialmente si immaginava. Quindi queste forniture di vaccini sono per ora ferme, ma c’è grande disponibilità di sieri a MRna, gli unici in questo momento utilizzati. Certo Pfizer necessita di una gestione e di una conservazione più complessa.

L’intenzione della Regione successivamente resta quella di «ampliare la platea delle terze dosi agli over 60 e ai fragili, come indicato nella circolare ministeriale».

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