Ticosa, un’altra farsa
Il Comune dimentica i costi

Atteso in commissione lunedì, il dossier è pieno zeppo di “rendering” ma manca del tutto di dettagli sui costi

Il masterplan della nuova Ticosa va a Cannes in cerca di fondi, ma dalla Lega e da Forza Italia arrivano le prime cannonate. Uno studio di massima disegnato dai tecnici comunali sotto la direzione del dirigente dell’Urbanistica Giuseppe Ruffo per rivedere l’intera area sarà presentato lunedì alla seconda commissione consigliare dall’assessore Marco Butti. Il documento già trasmesso ai membri della commissione in 37 pagine racconta con molti rendering e mappe l’idea di trasferire gli uffici di Palazzo Cernezzi nei 50mila metri quadrati dell’ex area industriale, vendendo l’attuale municipio. Mancano le quantificazioni economiche.

«Dobbiamo ancora approfondire - frena Giampiero Ajani, capogruppo della Lega in consiglio - L’idea di fondo è buona, ma il passaggio alla realtà non è affatto immediato. Serve una analisi costi benefici. «Io ho notato che nel masterplan mancano i costi - dice Luca Biondi, forzista presidente della seconda commissione - non c’è un bilancio economico. Tutto comunque è valutabile, ma trovo difficile che questo progetto arrivi mai in porto».

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