Torna il mercato a Como
Ma fra le bancarelle sarà senso unico

Fumata bianca in Comune con la categoria. L’area lungo le mura è stata divisa in blocchi. Banchi spostati di mezzo metro e divisori tra uno e l’altro

Fumata bianca ieri mattina in Comune sul mercato lungo le mura che tornerà da domani dopo più di due mesi di stop. Previste misure severe per la sicurezza oltre alla creazione di una sorta di “girone” con sensi unici in modo da evitare che i clienti si incrocino.

L’accordo

L’accordo è arrivato ieri mattina durante una riunione a cui hanno partecipato gli assessori al Commercio Marco Butti e alla Sicurezza Elena Negretti, oltre al dirigente del settore Commercio Maria Antonietta Marciano e ai rappresentanti delle associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti e Goia). Nel pomeriggio via libera della giunta al protocollo che verrà formalmente firmato oggi.

Di fatto il mercato mercerie resta esattamente nella stessa area, ma è stato suddiviso in blocchi con accessi e uscite indipendenti e con percorsi obbligati. Quindici le prescrizioni. Innanzitutto «ogni fila compresa tra Porta Torre e viale Lecco deve essere arretrata di almeno 50 cm in modo tale che il corridoio che divide le bancarelle raggiunga almeno 4 metri» e l’arretramento sarà valido per tutti i giorni in cui si tiene il mercato. Come detto viene applicata la formula dei blocchi in modo tale che all’interno di ciascuno si possa «verificare ed evitare che si formino assembramenti e sovraffollamento» con corsie a senso unico.

Il protocollo prevede «la presenza di personale ai varchi di ingresso e alle uscite, in modo che non si creino flussi contrastanti e sia garantito un accesso idoneo ad evitare assembramenti» e l’obbligo di posizionare un divisorio (in plexiglass o altro materiale lavabile) tra i banchi dei posteggi limitrofi. Le categorie dovranno anche posizionare cartelli con frecce per indicare chiaramente accessi, divieti di ingresso e percorsi. Obbligatorio il rispetto «della distanza interpersonale tra i clienti di un metro».

Norme severe anche per i singoli banchi. In particolare «si dovrà provvedere alla pulizia e alla igienizzazione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio delle operazioni di mercato di vendita» e «sono obbligatori per gli ambulanti l’uso delle mascherine e dei guanti monouso: questo ultimo obbligo può essere sostituito dall’igienizzazione frequente delle mani». E ancora «dovranno essere a disposizione dei clienti materiale igienizzante e guanti monouso (in ogni banco)».

Per la vendita di abbigliamento «la clientela potrà scegliere in autonomia e toccare la merce solo con guanti monouso o mani igienizzate al momento». Vietata la vendita di beni usati, di qualsiasi tipologia e vietato pure l’accesso agli spuntisti. Questo significa che se il titolare di un banco con regolare concessione non si presenta, lo spazio resta vuoto.

A garantire il rispetto degli accessi saranno le stesse associazioni di categoria e, ovviamente, ci saranno i controlli da parte della Polizia locale. L’assessore al Commercio Marco Butti ieri si è detto soddisfatto per l’accordo raggiunto ribadendo che «l’intenzione dell’amministrazione è sempre stata quella di essere a fianco degli ambulanti, garantendo anche il rispetto della salute e della normativa». La collega Negretti ha parlato di «ottimo esempio di collaborazione in una fase particolarmente delicata ed importante come questa».

Ovviamente soddisfatte le associazioni di categoria. Confesercenti era stata molto più dura su dislocazioni alternative delle bancarelle mentre Confcommercio aveva lanciato segnali di apertura con l’obiettivo di riaprire subito.

«Una grande vittoria per gli operatori del mercato e per la città che si riappropria del suo mercato - commenta il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli - raggiunto grazie all’impegno di tutti: ambulanti, associazioni di categoria e Comune». Dal canto suo il rappresentante della categoria per Confcommercio Roberto Benelli dice: «Sono molto contento perché è il risultato di un dialogo proficuo con l’assessore Negretti, il sindaco e il dirigente, mentre l’assessore Butti, che ha la delega al Commercio, ci è stato sempre molto vicino». Alla fine ha vinto il compromesso come detto con una serie di norme precise che garantiscono però di ripartire in sicurezza.

Ambulanti soddisfatti

«Noi abbiamo dato l’ok all’arretramento dei banchi in modo tale da garantire più spazio nei corridoi - prosegue - ma alla fine l’obiettivo di tutti era quello di ripartire poiché siamo fermi da più di due mesi». Positiva per gli ambulanti la scelta - che dovrà essere formalizzata - del Comune di Como di esentarli dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico fino a ottobre. «Non era previsto nel decreto - conclude Benelli - ma per è davvero importante. Siamo a casa dal 7 marzo e per tornare alla normalità ci vorrà ancora un po’ di tempo».

Il mercato coperto, invece, non si è mai fermato durante il lockdown. Sono state introdotte durante la fase più critica una serie di misure, in vigore ancora oggi, come il contingentamento degli accessi, ingresso e uscita separati, obbligo di mascherina e di mantenere le distanze. Il mercato di Albate, invece, è ripartito mercoledì tra le polemiche per il divieto agli spuntisti. Decisione che, però, il Comune conferma.

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