Tornano gli storici parapetti
«Al loro posto entro l’estate»

Sacaim aveva chiesto il sequestro dei manufatti nell’ambito del contenzioso, ma il Tribunale non lo ha concesso

Il futuro imminente del lungolago di Como sarà un tuffo nel passato. La Regione Lombardia ha infatti confermato che entro pochi giorni torneranno in città gli storici parapetti in ghisa con i “timoni” tolti durante i lavori per le paratie e da anni parcheggiati nella ditta Neri di Longiano, a metà strada tra Cesena e Rimini. Il ritorno dei parapetti, che saranno posizionati lungo la passeggiata che verrà riaperta - anche se provvisoriamente - entro il 30 giugno prossimo, era a rischio dopo che Sacaim aveva presentato al Tribunale di Como la richiesta di sequestro probatorio delle ringhiere in ghisa. Il Tribunale cittadino ha però respinto l’istanza. «Ancora una buona notizia per il lungolago di Como - ha commentato l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo Viviana Beccalossi - A seguito» della decisione del Tribunale «mi aspetto che il parapetto ritorni finalmente a casa. E la sua casa è il lungolago di Como. Faremo tutto il possibile perché ciò accada presto». L’antico parapetto è finito al centro anche di una delle contestazioni formalizzate dalla Procura nell’accusa di truffa formalizzata nell’ultima tranche dell’inchiesta ora finita a processo per aver già liquidato i soldi per i di sistemazione e nuova posa dei parapetti, quando la posa ancora non c’è stata.

«Ci aspettiamo - continua l’assessore Beccalossi - che già nei prossimi giorni il parapetto storico possa essere consegnato presso il cantiere del lungolago, per essere rimontato nell’ambito dei lavori di manutenzione già in corso, ed il cui termine è previsto entro il 30 giugno prossimo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA