Trecento monete romane d’oro
«Un ritrovamento storico»

Como, ecco l’anfora piena di monete spuntata dal cantiere dell’ex Cressoni, in via Diaz

«Potrebbe essere uno dei ritrovamenti archeologici più importanti per Como» e non solo. Le trecento monete d’oro risalenti all’epoca romana (periodo tra il quarto e il sesto secolo) spuntate dalle fondamenta dell’ex teatro Cressoni, sventrato per essere trasformato in un condominio di appartamenti di lusso nel cuore del centro storico di Como, rischiano di trasformarsi in un passaggio storico per la città.

Il ritrovamento è stato fatto nella giornata di mercoledì, nel corso dei lavori di scavo all’interno del cantiere, sotto gli occhi dei responsabili della Soprintendenza dei beni archeologici di Milano.

«Un’anfora con tutti quei pezzi d’oro all’interno - è l’opinione di Giancarlo Frigerio, presidente dell’Archeologica Comense - potrebbe essere stata nascosta all’interno dei muri della casa da un nobile per evitare di essere derubato». Quindi è verosimile che le monete possano risalire «all’epoca delle invasioni, forse nel periodo della guerra greco-gotica» il conflitto tra l’Impero bizantino e gli Ostrogoti per il controllo e il dominio dei territori di quello che fu l’Impero romano d’Occidente. Sul valore nessuna stima, ma stando al perfetto stato di conservazione, al fatto che si tratta di monete d’oro e alla quantità, si può ipotizzare un valore abbondantemente superiore al milione di euro.

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