Cronaca / Como città
Martedì 09 Aprile 2019
Troppe scuole vuote, il Comune taglia
«Liberare spazi per le manutenzioni»
Palazzo Cernezzi: «Strutture occupate per il 75%, stiamo studiando un progetto di razionalizzazione». Doppio obiettivo: risparmiare sui costi e liberare spazi per consentire i lavori di messa in sicurezza in altri stabili
In Comune lo chiamano «piano di razionalizzazione degli edifici scolastici», in pratica vorrà dire che a settembre alcune scuole potrebbero chiudere. Due i motivi: il primo riguarda il sotto utilizzo di alcune strutture e, il secondo, è la possibilità di liberare spazi in vista del maxi piano di manutenzione che Palazzo Cernezzi vuole avviare.
Nel documento di programmazione, appena licenziato dal consiglio comunale, si legge testualmente: «Le strutture scolastiche sono occupate al 75% circa della loro capienza, è quindi possibile valutare che una percentuale di tali strutture, a seguito di accorpamenti e nuovo dimensionamento scolastico siano ridotte, comprimendo i costi e adempimenti amministrativi a riguardo. Sarà sviluppato un progetto di razionalizzazione».
Al momento, però, non sono ancora stati individuati i plessi su cui cadrà la scure dei tagli e le bocche sono cucite. Arrivano però rassicurazioni sul fatto che non verranno messi in atto trasferimenti tali da prevedere spostamenti impegnativi per le famiglie. Come a dire e solo per fare un esempio: un ragazzo di Sagnino al massimo potrà essere spostato a Monte Olimpino, ma non certo ad Albate. La linea dell’amministrazione comunale è quella di convocare i singoli dirigenti scolastici (i primi incontri sono già iniziati e proseguiranno anche nelle prossime settimane) per poi predisporre un piano che tenga conto anche delle segnalazioni che arrivano dalle singole zone. Obiettivo, ripetono a Palazzo, è quello di arrivare a «soluzioni e progetti condivisi». Proprio dai dirigenti è arrivata la disponibilità a fare sacrifici in nome di scuole nuove e più sicure.
In molte scuole, tra l’altro, ci sono problemi di sicurezza con certificati di prevenzione incendi mancanti e altre autorizzazioni concesse in deroga. A meno di sistemazioni urgenti, ci sarebbero problemi per ottenere ulteriori proroghe già a partire dal prossimo anno scolastico.
Il settore Lavori pubblici ha predisposto un piano di interventi di 5 milioni di euro che vanno da semplici messe in sicurezza a manutenzioni più radicali che comprendono sia la riqualificazione dello stabile che degli impianti. Come detto, nei casi di cantieri importanti Palazzo Cernezzi non esclude che ci possano essere degli spostamenti in altri edifici poiché gli operai non riuscirebbero a concludere i lavori nei mesi estivi o nelle pause natalizie e pasquali.
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