Una villa, gioielli e orologi di lusso: truffa “Ixellion Ou”, confiscati beni per 3,4 milioni

L’inchiesta Il provvedimento è stato eseguito dal Nucleo di polizia finanziaria della Guardia di finanza di Como. Al centro della vicenda la coppia che aveva truffato 160 investitori

Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Como ha eseguito un provvedimento di confisca definitiva emesso a ottobre dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Como a margine della sentenza emessa nei confronti della coppia che risultava proprietaria della Ixellion Ou, società utilizzata per perpetrare una maxi truffa ai danni di 160 investitori residenti in varie zone d’Italia.

Arrestati a gennaio con le accuse, oltre che di truffa, anche di abusivismo finanziario e autoriciclaggio, i due avevano convinto gli investitori che proprio la loro società fungesse da holding di un gruppo di aziende operanti nel settore dell’innovazione tecnologica e era prossima sarebbe la sua quotazione in borsa su varie piazze europee (quali Francoforte, Monaco, Malta, Parigi, Vienna, Lussemburgo). «Le successive indagini delle Fiamme Gialle lariane - recita un comunicato diffuso questa mattina dal Comando provinciale - si sono quindi focalizzate sul rintraccio dei profitti illecitamente conseguiti e poi auto-riciclati dalla coppia. È stato in tal modo possibile individuare autovetture, gioielli ed immobili di pregio nei cui confronti il Tribunale di Como ha disposto la confisca definitiva sino alla concorrenza del profitto del reato commesso quantificato in circa 3,4 milioni di euro. La confisca ha comportato l’immediato trasferimento ai conti correnti del Ministero della Giustizia di 378.850 euro, valore costituito da quote societarie e fondi pensione, nonché dal ricavato derivante dalla vendita effettuata da G.I.V.G. di quattro automobili, tra le quali una Opel Corsa ed altre tre risultate di assoluto pregio (una Porche 911 Coupè, una Audi Q8 ed una BMW M3), che il Tribunale aveva già disposto, nelle more della definizione del procedimento penale, per impedirne il deprezzamento. La confisca ha quindi riguardato altri beni che verranno banditi all’asta nei prossimi mesi ed in particolare una villa di pregio con relative pertinenze sita in Como, dal valore quantificato in circa 630mila euro, beni di lusso (monili, orologi e oggetti in metallo prezioso) dal controvalore stimato in circa 250milaeuro nonchè altri beni di valore. Tra questi compaiono anche i filamenti di nichel che la parte aveva fittiziamente appostato nei bilanci societari per circa 2 miliardi di euro, ma il cui valore è stato prudenzialmente valutato, dai periti del Tribunale di Como, in un importo oscillante tra 200mila e 1,2 milioni».

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