Under 60, richiami solo con Pfizer
Deciso lo stop ad AstraZeneca

Chi ha ricevuto una dose di siero anglo-svedese farà la seconda con un vaccino diverso, per evitare rischi - Nessun cambiamento invece per chi ha più di 60 anni

È ancora bufera su AstraZeneca, a Como e provincia sono state somministrate 89.294 dosi di siero anglo svedese, in maggioranza agli insegnanti e alle forze dell’ordine. Si stanno concludendo proprio in questi giorni i richiami a docenti e bidelli, ormai ne mancano pochi, circa 2mila, chi tra loro ha meno di 60 anni da oggi riceverà una seconda dose di vaccino a Mrna, quindi Pfizer o Moderna. Le seconde dosi agli over 60 vaccinati con AstraZeneca verranno invece fatte con lo stesso vaccino.

Governo e Comitato tecnico scientifico hanno deciso di destinare AstraZeneca ai soli over 60 in maniera perentoria e non più consigliabile.

A Como come nel resto della Lombardia AstraZeneca viene inoculato solo sopra ai 60 anni come già suggerito dalle autorità sanitarie ad inizio aprile. Non ci sono stati “vax day” dedicati a maturandi e studenti. Nelle fasi precedenti della campagna però il siero anglo svedese è stato destinato solo ai più giovani ed è stato impiegato salvo patologie gravi in particolare per immunizzazione le categorie professionali più esposte. Operatori della scuola, forze dell’ordine e il comparto della giustizia. Le seconde dosi per queste categorie sono ancora in corso, mancano poco più di un migliaio di insegnanti da vaccinare in via Napoleona e poco meno al Valduce. Queste persone, ha stabilito il governo, riceveranno un vaccino a Mrna. «Per quanto tutti gli studi e le sperimentazioni siano state condotte con due vaccinazioni uguali – spiega Franco Locatelli – presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts – vi sono dei dati che indicano con questa vaccinazione eterologa c’è una buona evidenza in termini di sicurezza ed efficacia e di risposta immunitaria». Comunque gli effetti collaterali descritti dopo l’inoculazione di AstraZeneca sono secondo le autorità rarissimi. Pur confidando nella scienza e nelle scelte delle autorità sanitarie è impossibile non notare i tanti cambi di fronte su AstraZeneca, decisioni che spesso hanno disorientato l’opinione pubblica. Anche la mancanza di comunicazioni trasparenti per esempio sulle reazioni avverse non rassicurano.

«Io invece io voglio rassicurare i cittadini – dice Giuseppe Carrano, dirigente dell’Asst Lariana impegnato a coordinare la campagna vaccinale –: le ultime precisazioni arrivate ci chiedono di fare domande puntuali prima di fare le seconde dosi. In particolare nell’anamnesi dobbiamo fare attenzione ad una patologia che vede bassi livelli di piastrine nel sangue. Comunque, salvo gli insegnanti e le forze dell’ordine, abbiamo vaccinato con AstraZeneca solo sopra ai 60 anni senza fare vax day per i giovani». È anche vero che di recente è stato offerto AstraZeneca senza prenotazione agli over 60 e l’hanno tutti rifiutato in massa. Nelle ultime settimane quasi tutti i docenti si sono comunque responsabilmente recati a fare i richiami con AstraZeneca. «Qualche defezione c’è stata – spiega il direttore sanitario del Valduce Riccardo Bertoletto – la confusione che si è ingenerata su AstraZeneca è evidente. Noi non possiamo che attenerci alle disposizioni e proseguire con la campagna vaccinale».

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