Cronaca / Como città
Venerdì 26 Maggio 2017
Vaccini obbligatori, pronti i pediatri
«Da noi quello contro la meningite»
La Regione chiede aiuto ai medici per evitare il caos dopo le nuove norme
Intanto sono già a disposizione gli elenchi dei bambini scoperti per il morbillo
Per fare il vaccino anti meningococco B nel territorio lombardo l’attesa in media arriva a un anno, così la Regione per eliminare le lunghe code ha chiesto aiuto ai pediatri. Vista la recente introduzione dell’obbligo per dodici vaccini, pena la non iscrizione agli asili e multe salate in età scolare, i pediatri potrebbero diventare il veicolo per mandare in porto una campagna vaccinale di massa.
A Como c’è la disponibilità, nonostante qualche dubbio organizzativo. «Entro l’1 giugno i pediatri possono aderire – spiega Rinaldo Missaglia, responsabile del sindacato Simpef – ed effettuare nei propri ambulatori l’anti meningococco B. Chi è in lista d’attesa verrà dirottato dalle Asst verso il pediatra. Tramite Ats l’assistito dovrà pagare un bollettino, il vaccino infatti per ora è offerto solo ai nuovi nati, sebbene il ministero, visto l’obbligo introdotto da zero a 16 anni per legge, stia pensando di estendere la gratuità ai dodici vaccini».
A fiala l’anti meningococco B costa 83,50 euro, quanto agli strumenti necessari per effettuare le vaccinazioni secondo Simpef ai pediatri basterà avere un comune frigorifero con un termometro per conservare le dosi.
Il portale Ats Insubria censisce 23 pediatri nel distretto di Como, 28 nel distretto sud ovest e 24 in Brianza, una rete di 75 pediatri che potrebbe supportare le campagne vaccinali. Dopo l’anti meningococco B i pediatri si attrezzeranno per somministrare anche tutti gli altri vaccini? «L’obbligo per 12 vaccinazioni su tutta la popolazione scolastica crea una coorte da vaccinare potenzialmente enorme – dice Missaglia – infatti se per alcuni vaccini la copertura è relativamente elevata per altri è quasi assente, per esempio la varicella, non si è mai vaccinato quasi nessuno. È perciò probabile che Asst e Ats non riusciranno a far fronte in tempi rapidi alle richieste. Il decreto del governo però deve ancora essere tradotto in pratica».
La Regione per l’anti meningococco B ha scritto ai pediatri mercoledì sera.
«La disponibilità dei pediatri c’è – spiega Elisabetta Profumo, rappresentante sindacale dei pediatri – organizzarsi però non è semplice, dobbiamo capire bene come garantire la catena del freddo, come procedere con i pagamenti, se avremo un aiuto amministrativo da Asst e Ats per gestire gli appuntamenti e l’archiviazione dei documenti. Attendiamo migliori istruzioni». «Ampliare la copertura vaccinale è un obbiettivo giusto e importante – dice la pediatra Chiara Zampetti – ed è normale chiedere aiuto ai pediatri. Il carico di lavoro però sarà imponente, bisogna capire come fare».
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