Vagoni chiusi, gente in piedi
La colpa è dell’interfono

Il “baco” scoperto grazie alla denuncia di una viaggiatrice

Tutta colpa di un interfono che in Italia non funziona, a volte, e in Svizzera sì, sempre.

Ricapitoliamo. Se in Italia nei treni Tilo, a cosiddetta doppia composizione, c’è solo un capotreno, metà del convoglio viene chiuso e i viaggiatori ammassati in poche carrozze. Come ha denunciato al nostro giornale Maria Ricci, pendolare tutti i giorni tra Como, dove vive, e Monza, dove lavora. L’ultimo episodio si è verificato il 22 maggio e non è stato un caso isolato «perché negli ultimi mesi è capitato spesso» ci ha raccontato Maria.

Il problema è legato alla doppia composizione dei convogli. Chi si trova nel convoglio di coda può comunicare, in caso d’emergenza, con il personale attraverso un interfono che funziona benissimo in Svizzera ma, una volta in Italia, spesso non va.

«L’interfono c’è - spiegano dall’ufficio stampa di Tilo - ma vi sono dei casi in cui per motivi tecnici sulla tratta italiana non funziona». Ecco quindi che può succedere che una mattina sul Tilo in arrivo da Chiasso l’interfono non funzioni, che a Como ci sia solo un capotreno e che alcune carrozze vengano chiuse. Chiuse perché, come detto, i passeggeri si ritroverebbero in vagoni dai quali, in caso di bisogno, non potrebbero comunicare con il personale viaggiante.

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