Cronaca / Como città
Lunedì 27 Luglio 2020
Vandali con la vernice spray
Imbrattata la stazione Borghi
L’area è videosorvegliata. Avviate le indagini per identificare i responsabili
L’area di piazzale Gerbetto finisce ancora nel mirino dei writers. Ieri si potevano contare sei tra scarabocchi e scritte più evidenti, sparsi su differenti muri che si affacciano sul piazzale.
Tre graffiti sono sulla parete esterna della stazione di Como Borghi. Invece gli altri tre si trovano su un altro muro di cinta, che invece non ha nulla a che fare con la stazione e che si affaccia sul medesimo piazzale. I più recenti sarebbero i tre graffiti che ora imbrattano la facciata esterna della stazione Como Borghi, che risalirebbero a questi ultimi giorni, almeno stando a quanto è stato possibile ricostruire dai racconti di chi frequenta la zona. I comaschi e i visitatori si sono detti molto indignati dai gesti vandalici compiuti da ignoti, che hanno agito in vari punti del piazzale e forse in momenti diversi.
Inoltre bisogna segnalare che, tra i vari graffiti che adesso sporcano piazzale Gerbetto, c’è anche una frase offensiva nei confronti delle forze dell’ordine. Nel conteggio complessivo degli sfregi a varie superfici nella zona da parte di vandali - oltre ai sei graffiti già menzionati - vanno aggiunti anche: due scarabocchi neri sulla porta esterna della velostazione (ed altri pasticci su un’altra porta interna, che si affaccia sul lato della banchina). Mentre, sul lato opposto di piazzale Gerbetto - attraversando via Aldo Moro - c’è un’intera colonna che contiene presumibilmente materiali per le telecomunicazioni, insozzata con tanti scarabocchi blu. Alcune persone che frequentano spesso il quartiere ricordano che in passato sono già stati rimossi, con vari interventi, dei graffiti in differenti aree del piazzale. «Imbrattare vari spazi con tutti questi pasticci è un gesto da condannare» afferma Francesco Privvetto, che sceglie spesso Como per le sue gite.
«Questo è un punto di passaggio verso il centro, magari qualcuno ha notato qualcosa?» chiede Anna Marsimato. In base al cartello esposto l’area è videosorvegliata. Infine, un capitolo a parte: c’è chi punta il dito anche contro chi getta bottiglie e cartacce nella fioriera prima del parcheggio.n Marina Aiani
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