Vandali in azione in piazza Volta
E scatta la petizione anti movida

Frantumato un vaso tra le urla di incitazione degli amici - Una residente: «Ho chiamato la polizia, sono fuggiti. Vorrei cambiare casa»

Como

L’altra notte in piazza Volta un gruppo di ragazzi ha danneggiato alcuni vasi collocati di fronte al negozio di parrucchiere che sta proprio all’angolo con via Grassi.

Uno dei due vasi (come si vede nella foto accanto) è da buttare, e a giudicare dalla solidità con cui era stato assicurato alla parete, è facile immaginare quanta forza e quanta energia debba avere profuso il ragazzo - o i ragazzi - che l’hanno spaccato. Di sicuro, come racconta una signora che abita da queste parte e che chiede di non andare sul giornale per tema che qualcuno possa rivalersi contro di lei (il clima, come si arguisce, non è dei migliori), di sicuro gli autori della impresa hanno fatto una gran caciara. «Era passata mezzanotte da pochi minuti quando li ho sentito urlare... Qualcuno suggeriva addirittura di spaccare anche una finestra... Cosa dovevo fare? Ho chiamato la polizia, che è arrivata subito dopo. Ma a quel punto avevano già tutti tagliato la corda».

Nel palazzo al civico 31 gira già una bozza di esposto /petizione da far sottoscrivere a tutti e da portare in Comune piuttosto che in Procura: «D’altra parte - prosegue la signora - qui non si vive più, e tanti di noi stanno seriamente pensando di cambiare casa». Il problema della “malamovida” è noto, e non solo qui. Difficoltà analoghe incontrano quasi tutte le sere i residenti delle case che si trovano verso i posteggi, dalla parte dell’autorimessa Jasca. Anche questa, dopo la mezzanotte, è zona di birre, marijuana, bivacchi e bisogni espletati direttamente sugli ingressi delle abitazioni.

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