Verifiche sui mezzi pubblici
Ma Asf ha solo 18 controllori

Verifiche prioritariamente a terra: saranno attuate da settembre

Como

Mascherine e distanziamento sui mezzi pubblici, a settembre sarà il controllore a far rispettare le regole. Peccato che un’azienda come Asf, per i bus di linea, abbia in organico solo 18 controllori.

Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ha ribadito l’intenzione di demandare alla figura del controllore il rispetto delle regole di sicurezza sanitaria sui mezzi di trasporto, anche per l’obbligo del Green pass (che però riguarda i mezzi a lunga percorrenza e non il trasporto locale). Il controllo riguarderà quindi i dispositivi individuali di protezione e la capienza che in base all’ultimo decreto non dovrà essere superiore all’80% anche in zona bianca. Controlli «da effettuare prioritariamente a terra», alle fermate. Intanto a settembre mancano solo cinque giorni.

«Infatti mi pare un annuncio improbabile – commenta Giovanni Riccardi, responsabile a Como della Filt Cgil – la figura del controllore negli ultimi anni è stata fatta sparire dagli organici. Non credo ci sia tempo per assunzioni di massa che non vediamo da decenni. Sui bus, tutte le mansioni dei controllori sono state addossate agli autisti». Gli stessi che «già per vigilare sull’obbligo della mascherina hanno dovuto affrontare situazioni complicate nei mesi scorsi. Ricordando peraltro che l’autista non è un pubblico ufficiale e non ha titolo per imporre leggi e regole. Questo stesso ragionamento, a Como, non vale solo per Asf, ma si può ripetere per qualsiasi servizio di trasporto».

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