Cronaca / Como città
Giovedì 12 Maggio 2016
Via Rubini, il sindaco fa muro
«Le moto restano»
Il sindaco: «Entro lunedì i divieti all’ingresso»
Striscione di protesta dei residenti: «Via i posteggi»
Il sindaco Mario Lucini non arretra sui posti moto in via Rubini, ma dice che «al più tardi lunedì verranno installati dei cartelli su via Cavallotti per chiarire chi può accedere».
I parcheggi che da fine febbraio stanno creando polemiche a non finire (ieri i residenti hanno protestato affiggendo uno striscione con la scritta “Via i parcheggi” e annunciato una serie di nuove iniziative) hanno creato attriti anche nella giunta comunale (visioni differenti tra gli assessori Daniela Gerosa e Lorenzo Spallino) e, nelle ultime ore, perfino tra i dirigenti (su tutti Pierantonio Lorini della Mobilità e il responsabile del procedimento Giuseppe Cosenza).
«I posti moto - dice il sindaco - sono stati fatti perché erano stati soppressi quelli in via Garibaldi per il cantiere, ma la domanda di parcheggi per le moto è elevata e ci sembra utile recuperarne il più possibile. Dall’inizio del mandato ne abbiamo creati 130. La soluzione adottata in via Rubini è assolutamente normale e diffusa in altri luoghi. Il problema è che troppi veicoli entrano in piazza Jasca senza averne motivo». In viale Cavallotti, però, nessun cartello indica che possono accedere solo i residenti con posto auto e chi è diretto all’autosilo purché questo non sia completo: di fatto entra chiunque e in piazzetta c’è pure un parcheggiatore abusivo che regola la sosta sui posti gialli, in realtà riservati. Il caos, insomma. Che va avanti da settimane.
«Il cartello verrà messo - prosegue il primo cittadino - È già stato studiato e sono state fatte delle verifiche da parte della polizia locale in modo da individuare quello più adeguato. Sono stati definiti i contenuti e le modalità di accesso riservate e residenti, moto, autosilo Jasca e furgoni che devono scaricare merce. Verrà posizionato al più tardi lunedì».
Ma i parcheggi, secondo il primo cittadino, non vanno eliminati. «Avevo ricevuto i residenti dopo la prima petizione - aggiunge Lucini - Il problema non sono i posti moto, ma gli accessi incontrollati che speriamo cessino con la posa del cartello».
Il caos, però, sulla vicenda è anche amministrativo. Le cronache riportano di un incontro di fuoco che si è tenuto martedì mattina in Comune, a cui hanno partecipato Lucini, Gerosa, e i dirigenti interessati alla partita. Lo scontro più acceso è stato, come detto, tra Lorini e Cosenza (che ha espresso posizioni critiche sulla collocazione dei posti in via Rubini a cantiere in corso).
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