Viadotto, che farsa
Ora il Comune mostra le carte

Dopo le critiche arriva il cambio di rotta. Si possono leggere gli atti della perizia, ma niente copie

La bozza della perizia sul viadotto dei Lavatoi, fino a ieri mattina, non poteva essere vista: «È un documento non ancora definitivamente formato, pervenuto in Comune in una fase interlocutoria del procedimento peritale e suscettibile di modifiche», aveva scritto il segretario generale facente funzioni Marina Ceresa. A darle manforte il sindaco Mario Landriscina: «Una sua decisione, che mi trova d’accordo». Poi, in mattinata, il colpo di scena. Il Comune smentisce se stesso e la vice dell’avvocato Ceresa, Rossana Tosetti, autorizza una seconda richiesta di accesso agli atti precisando che lo prevede «la copiosa giurisprudenza sul tema». Se non è una farsa questa, allora la farsa non esiste.

Dopo sei giorni di polemiche, critiche, articoli di stampa, scontri in consiglio comunale e richieste di intervento alla Prefettura, Palazzo Cernezzi smentisce se stesso sulla segretezza della perizia sul viadotto dei Lavatoi e autorizza i consiglieri Alessandro Rapinese e Fulvio Anzaldo a prendere visione del documento. Unica clausola: non possono averne copia, ma vederlo quello sì.

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