Viadotto: un mese di passione
Deviazioni, chiusure e divieti

Da lunedì entra nel vivo l’ultima fase dei lavori di messa in sicurezza

Como

Da lunedì per un mese restringimenti sul Viadotto dei Lavatoi e traffico deviato. La ditta romana Mavi, incaricata della messa in sicurezza del ponte, sta già movimentando materiali e attrezzature per iniziare l’ultima fase dei lavori. L’amministrazione comunale da lunedì 21 febbraio fino al 20 marzo ha dato il via libera agli ultimi interventi per il ripristino della sicurezza del viadotto, senza i quali non possono transitare camion e tir (costretti a deviare il tragitto da oltre 4 anni).

«Lungo il viadotto dei lavatoi nel tratto da via Oltrecolle sino alla rampa di innesto su via Canturina – si legge nell’ordinanza - con orario continuato 24 ore su 24, verrà istituito il restringimento temporaneo della carreggiata con deviazione del traffico veicolare sulle corsie libere dal cantiere secondo il senso di marcia». Fino ad oggi i lavori, iniziati un anno fa, non hanno creato particolari disagi al traffico, si sono concentrati in particolare sui pilastri del ponte.

Sempre per permettere agli operai di ultimare la riqualificazione sulla sopraelevata il Comune dispone «la temporanea sospensione della circolazione veicolare sulla corsia ascendente di via Oltrecolle in direzione del rondò e in particolare nel tratto dall’intersezione con via Donatori di sangue e via Muggiò fino alla parte sottostante del viadotto. Ne consegue lo spostamento della viabilità sull’adiacente corsia, normalmente destinata all’opposto senso di marcia garantendo quindi il traffico in entrambe le direzioni». L’opera doveva essere pronta per fine anno massimo inizio gennaio, ma rallentamenti e intoppi porteranno a riaprire ai mezzi pesanti con ogni probabilità verso fine marzo. Solo allora, in teoria, sarà possibile rimuovere gli sbarramenti in cemento che dall’estate del 2017 impediscono il passaggio a camion e tir. Com’è noto il viadotto, dopo nemmeno 20 anni di vita, ha già mostrato i segni del tempo a causa (accusato i periti del Tribunale) di errori progettuali e in fase di costruzione.

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