Cronaca / Como città
Martedì 06 Agosto 2019
Viadotto, quanti errori
I periti: ecco le colpe del Comune
«Se l’amministrazione avesse provveduto alle ispezioni avrebbe evitato di tenere aperta un’opera pericolosa»
Como
Confusione documentale, inadempienza sul fronte della documentazione necessaria per autorizzare la realizzazione dell’opera, controlli superficiali all’epoca dell’innesto con Pedemontana, verifiche inesistenti nell’arco dei 14 anni di vita del ponte.
Ne esce a pezzi il Comune di Como, dalla perizia sui danni del viadotto dei Lavatoi. I consulenti del Tribunale sono tutto tranne che delicati con gli uffici di Palazzo Cernezzi, accusati di avere una responsabilità di primo piano per i danni dell’opera viabilistica più importante per la città dell’ultimo quarto di secolo.
I periti mettono nero su bianco un’accusa molto pesante per l’amministrazione: «Se il Comune avesse provveduto alle ispezioni periodiche obbligatorie, si sarebbe accorto in tempi brevissimi dei vizi e avrebbe potuto evitare di mantenere in esercizio per lunghi anni un’opera potenzialmente molto pericolosa».
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