Cronaca / Como città
Sabato 06 Luglio 2019
Viale Geno, ferri a vista e piloni instabili
«Servono lavori urgenti sotto la strada»
I risultati della relazione tecnica chiesta dal Comune: colpa di onde e livello del lago . Prima tranche di interventi con «priorità alta» per 350mila euro
«La prosecuzione del degrado in atto potrebbe rendere necessaria un’ulteriore limitazione dei carichi in transito se non si procede celermente con gli interventi prospettati». A dirlo è l’ingegner Mario Dotti, incaricato da Palazzo Cernezzi di verificare le condizioni di conservazione del manufatto a sostegno dell’impalcato stradale di viale Geno e di presentare un piano di intervento suddiviso in fasi di urgenza.
Nel dettaglio adesso la giunta ha approvato una prima tranche di lavori, che dovranno essere ora appaltati (questo significa che i cantieri veri e propri si vedranno il prossimo anno visto che prima della gara dovrà anche essere predisposto un progetto), per un importo di 350mila euro. Si tratta di interventi «urgenti» e «non più rimandabili». Già negli anni scorsi le condizioni delle zone sotto la strada erano state portate in consiglio comunale da Mario Molteni e Roberta Marzorati nel 2012 attraverso un reportage fotografico. Lo studio approfondito è stato commissionato nel dicembre scorso.
Consolidamenti necessari
Nel dettaglio si legge nel rapporto del settore Reti: «È considerato intervento ad alta priorità il consolidamento di un plinto, di una base pilastro e del collegamento poiché queste strutture presentano i ferri d’armatura scoperti in diversi punti e fortemente danneggiate dall’azione erosiva dovuta alle onde e alla variazione del livello del lago». A seguire ci saranno interventi definiti di «priorità media», che riguardano il consolidamento del muro a monte, il ripristino dei copriferri dei pilastri e delle travi fuori dall’acqua.
Interventi non rinviabili
Come detto il cantiere che partirà nella prima parte del 2020, è quello che comprende i lavori più urgenti poiché, come si legge, si tratta di interventi «non più procrastinabili ai fini dell’utilizzo in sicurezza dell’impalcato stradale». Se ci dovesse essere ulteriore disponibilità già in questa prima fase, potrebbero essere inserite altre opere di risanamento strutturale.
Nella relazione dell’esperto vengono citate le ultime prove di carico effettuate sulla strada, risalenti all’anno 2000, e tutta la struttura viene descritta nei dettagli con ampia documentazione fotografia.
Contestualmente sono stati anche segnalati alcuni scarichi a lago, presumibilmente abusivi e che saranno oggetto di ulteriori verifiche.
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