Villa Geno, partiti i lavori
Obiettivo: riaprire a luglio

Il lido è stato in gran parte sventrato per la ristrutturazione Da rifare anche gli impianti. Tolte la micropiscina e tutte le cabine esterne

Chi si è trovato a passare in fondo a viale Geno non ha potuto non notare i lavori in corso sulla struttura di proprietà comunale chiusura ormai da parecchio tempo.

L’interno del ristorante è stato parzialmente sventrato, la micropiscina esterna è stata coperta di detriti e anche le cabine esterne sono diventate un cantiere. L’obiettivo è quello di una vera e propria corsa contro il tempo: riaprire, almeno parzialmente, il lido all’inizio di luglio in modo da non compromettere la stagione estiva.

A vincere la gara per la concessione ventennale della struttura in una posizione invidiabile a bordo lago la società Vite di Bresso, che aveva offerto un canone di 110mila euro annui (con abbattimento del 90% il primo anno). Palazzo Cernezzi anche nei documenti di assegnazione della proprietà ribadisce che si dovrà «garantire l’apertura del lido per la stagione estiva 2021 nel rispetto delle normative vigenti per le attività ivi avviate».

E per questo motivo hanno consegnato la struttura al privato prima della firma del contratto (avvenuta nei giorni scorsi). Lo stesso Comune aveva deciso di accelerare anche per questioni di sicurezza, precisando che «è nell’interesse dell’amministrazione comunale consegnare al concessionario il bene di che trattasi, in via anticipata, nelle more della stipula della concessione, anche al fine di garantire un’azione di vigilanza finalizzata a porre fine a situazioni di introduzioni abusive verificatesi». I lavori necessari sono imponenti, c’è tutto da mettere a norma, compreso l’impianto elettrico ed è praticamente certo che adesso verranno eseguiti gli interventi necessari per poter riaprire l’area esterna a solarium e il bar almeno provvisoriamente. Scatterà poi la necessità di un maxi progetto di riqualificazione della struttura che dovrà essere sottoposto non solo all’amministrazione, ma anche alla Soprintendenza, visto che l’area è sottoposta a vincolo.

Il Comune, già nelle scorse settimane, si era detto convinto della riapertura a luglio in modo da rispettare quanto previsto nel bando di gara. Per sistemare i documenti, risolvere i problemi degli abusi edilizi e per rifare tutto ci sarà tempo. Non ultimo il nodo della piscina per bambini, utilizzata fino agli anni Novanta, ma poi su disposizione dell’allora Asl ne è stato escluso l’utilizzo e può essere usata solo come «vasca ornamentale». Vent’anni fa, nel dicembre del 2000, venne rilasciata un’autorizzazione per una nuova piscina, ma non venne mai realizzata. Tutto da rifare, comunque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA