Cronaca / Como città
Martedì 03 Ottobre 2017
Villa Olmo, altro che rinascita
Una firma blocca il cantiere
I lavori di ristrutturazione della facciata previsti per settembre non sono ancora partiti. L’assessore: «Non possiamo iniziare senza l’ok della Soprintendenza». In ritardo anche le serre
Il cantiere di Villa Olmo viaggia con un ritardo superiore ai due anni rispetto alle previsioni iniziali e ora anche la sistemazione della facciata è bloccata. I lavori avrebbero infatti dovuto iniziare a settembre, ma al momento non c’è nemmeno un’ipotesi.
«Siamo ancora in attesa di ricevere l’autorizzazione dalla Soprintendenza per quanto riguarda la facciata - conferma l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella - e se non ci autorizzano non possiamo toccare nemmeno uno spillo. I documenti sono stati depositati e aspettiamo il parere». Documenti e firma finora non arrivati a Palazzo Cernezzi. In pratica senza il via libera dell’ente che tutela i beni architettonici, e Villa Olmo è ovviamente vincolata in ogni minimo aspetto, è tutto bloccato.
Prosegue, intanto, la sistemazione del parco. I giardini all’italiana verso il lago sono stati ripiantumati ed è ricresciuta l’erba. Nonostante questo rimangono comunque inaccessibili e delimitati dalle reti metalliche. «Gli uffici - aggiunge Bella - mi hanno confermato il rispetto dei tempi e, quindi, il completamento entro marzo. Proverò a chiedere se c’è la possibilità di anticipare la riapertura dei giardini rispetto al resto dell’area, ma solitamente le zone di cantiere vengono restituite nella loro interezza». Gli operai stanno lavorando nel parco dietro alla villa e dovranno intervenire anche al di là del ponte del chilometro della conoscenza.
Notizie peggiori arrivano sul fronte del recupero delle serre comunali che presentano gravi problemi strutturali. L’assessore chiarisce che è stato presentato il progetto definitivo, ora al vaglio degli uffici. Soltanto dopo il via libera tecnico prima e della giunta poi si procederà con la gara d’appalto che, ovviamente, non sarà immediata.
Da appaltare anche la parte di sistemazione dei giardini di Villa Saporiti e di Villa Gallia, di proprietà dell’amministrazione provinciale. Il progetto è stato predisposto direttamente dalla Provincia, ma dovrà essere il Comune - in quanto destinatario dei finanziamenti - a svolgere tutte le procedure per l’individuazione dell’azienda che dovrà eseguire le opere.
L’unica buona notizia riguarda il finanziamento di 5 milioni di euro concesso al Comune da Fondazione Cariplo. «Non c’è rischio di perdere i fondi - assicura Bella - perché gli uffici si sono attivati contattando la Fondazione. Siamo tutti coscienti che siamo in ritardo per una somma di motivi, in condizioni normali i tempi da rispettare sarebbero stati altri».
Resta infine il punto di domanda sull’interno di Villa Olmo, ascensore incluso. «La Soprintendenza - conclude l’assessore - ha chiesto una progettazione unitaria di tutto l’interno in modo da avere un quadro complessivo degli interventi da realizzare. Una richiesta che condivido appieno: mi sembra il minimo sindacale che venga richiesto, su un edificio di quella tipologia, di sapere nel dettaglio quale sia il disegno globale negli interni».
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