Como e Provincia / Cantù - Mariano
Sabato 15 Giugno 2013
Cantù, stangata su negozi
e famiglie numerose
La Tares, nuova tassa sui rifiuti, penalizza i nuclei più grandi
Aumenti dal 40 al 60% per gruppi di cinque o sei persone
Per i nuclei familiari formati da due persone, i più numerosi in città, l’attesa “stangata” Tares si risolverà in un aumento tutto sommato contenuto, attorno al 4,5%.
Diverso il quadro per le famiglie con sei membri, che per la tassa rifiuti pagheranno il 60% in più. E peggio va ad alcune attività economiche, vedi distributori di carburanti o impianti sportivi, per cui l’aumento è del 90%. E + 70% per scuole private e oratori. Anche se le utenze non domestiche godono di abbattimenti nelle tariffe.
Era atteso da tempo l’esordio della Tares, la nuova tassa rifiuti, che per le tasche dei canturini è posticipato di fatto a fine anno, quando si dovrà pagare il saldo, con le nuove tariffe e conseguente conguaglio. Per ora, a giugno, prima rata ancora con la “vecchia” Tarsu come riferimento. Oscillazioni notevoli, tra diminuzioni – soprattutto tra le utenze non domestiche - e corposi aumenti. Per esempio, un nucleo familiare formato da una persona singola che viva in un appartamento di 70 metri quadrati con la vecchia Tarsu pagava 76,79 euro, con la Tares saranno 75,15. Quattro persone in 110 metri pagheranno 165,17 euro a fronte di 134. Per i nuclei con cinque o sei componenti l’aumento va invece dal 40 al 60%.
Passando invece alle attività, un negozio di abbigliamento di 100 metri quadrati, buon per lui, dovrà versare 335,27 euro al posto dei precedenti 549,70. Un fruttivendolo della stessa grandezza invece 1.582,70 euro contro i 1.274 di Tarsu. E aumento anche per un parrucchiere con 80 metri di negozio: se prima doveva sborsare 138,92 euro ora sono 189.
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