Como e Provincia / Lago e valli
Giovedì 06 Giugno 2013
Folle corsa tra auto,
muore ragazza
Nel violento frontale tra una Mini e una Bravo ha perso la vita una diciottenne di Menaggio
Coinvolto anche un terzo mezzo, che non si è fermato: si sospetta una gara sulla Regina
La fatalità, questa volta, non c’entra davvero nulla. A meno di non considerare una fatalità non essere riusciti - a causa della velocità - a perdere il controllo dell’auto in una curva, nemmeno troppo pronunciata. O che la Mini si finita nella parte sbagliata della strada proprio mentre, dalla parte opposta, un ignaro automobilista se ne tornava a casa. O ancora che su un’auto omologata per due passeggeri viaggiasse una terza persona, seduta dove non doveva sedere. E morta, dopo neppure tre settimane dal suo diciottesimo compleanno.
Tremezzo si ridesta all’improvviso in un incubo fatto di sirene, lampeggianti, urla e del rotore di un elicottero che atterra nella speranza di strappare una ragazza alla morte. Invano: il cuore di Amanda Gloria Bergami smette di battere mentre la piazzola dell’elisoccorso di Villa Guardia era all’orizzonte.
Morta in un incidente in cui dubbi e domande affollano l’inchiesta dei carabinieri di Menaggio e della stazione di Lenno. Uno su tutti: la Mini Cooper correva così veloce perché impegnata in una sorta di gara con un’altra auto?
Mancano una manciata di minuti alle 23.30 di martedì. Michele Fraquelli, 27 anni di Menaggio, residente nella stessa via di Amanda, sale sulla sua auto assieme alla giovane diventata maggiorenne il 17 maggio scorso e a Gloria Amico, 21 anni anche lei di Menaggio. Gloria siede accanto a Michele, mentre Amanda sale dietro dove i sedili neppure esistono, perché quell’auto è omologata solo per due. Partono da Menaggio, in direzione Como. Li segue una Golf guidata da Samuel Cadenazzi, 21 anni di Lenno.
Negli stessi minuti Daniele Castoldi, 69 anni di Gravedona ed Uniti, risale senza fretta la Regina diretto verso casa alla guida della sua Bravo. Dopo la marina di Tremezzo affronta una leggera curva sulla sinistra e imbocca il breve rettilineo che passa sotto il ponte pedonale del parco Mayer. Poco più a nord la Mini Cooper guidata da Fraquelli sfreccia veloce davanti al ristorante la Darsena. In quel punto, dopo poche decine di metri, la strada si curva sulla destra. La Mini arriva troppo veloce, sbanda e finisce sulla corsia opposta. Pochi secondi prima Castoldi passa sotto il ponticello pedonale con la sua Bravo.
Il botto udito dai testimoni è spaventoso. Gli airbag saltano. Per Fraquelli e Gloria Amico la botta è tremenda, ma seduti sui rispettivi sedili con le cinture allacciate si salvano, anche se feriti gravemente. Non Amanda. Che non è protetta da nulla. E nell’impatto riporta lesioni fatali. Anche Castoldi resta contuso: è tuttora ricoverato in osservazione all’ospedale di Menaggio con un trauma toracico serio, ma non rischia la vita.
L’inchiestaSamuel Cadenazzi, che seguiva la Mini, vede lo strazio dello schianto, si spaventa e si allontana. Tornerà indietro quando i carabinieri sono già sul posto giusto per vedersi accusato di omissione di soccorso.
Il resto sono immagini già viste troppe volte. I carabinieri costretti a informare i genitori e il fratello di Amanda della tragedia. La Procura impegnata a ricostruire quanto accaduto. E comprendere se questa tragedia sia o meno figlia di un assurdo gioco, una gara di velocità tra amici. Terminata dietro una curva. Con il lago sullo sfondo.
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