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Sabato 26 Giugno 2010
Ashkenazy & famiglia
Un evento a Pomerio
Vladimir Ashkenazy, in veste di direttore d'orchestra. Il figlio Vovka al pianoforte, come solista, e la moglie di questo, Alessandra, in palcoscenico per danzare sulle note di una prima assoluta in terra comasca, il Concerto coreografico per pianoforte e diciotto strumenti “Aubade” di Francis Poulenc
“E' un brano specialissimo, è unico” commenta convinto Vladimir Ashkenazy, smentendo chi vuole ritrovare nella partitura echi stravinskiani, mozartiani o lisztiani. “E' un Poulenc molto personale che, al limite, puà essere ricondotto aqualche suo contemporaneo francese e a null'altro Ho pensato di proporlo a mia nuora due anni fa per l'evento finale a Villa La Foce, in terra di Siena, con il pianista Pascal Rogé”. Un ritorno alle origini, allora, per Alessandra, che ha origini fiorentine di famiglia Barcali: l'occasione fu propizia alla creazione di una personale coreografia, fedele alla versione primigenia dell'opera.
“Il mito di Diana destinata all'eterna castità mi affascinò subito” ci dice Alessandra: “la musica di Poulenc è incantevole e ardente; di fronte all'assoluta mancanza di riferimnti coreografici, ho pensato di creare una coreografia tutta al femminile, come nelle intenzioni di Poulenc, che rifiutò fin da subito la versione di Balanchine con “pas de deux”. Nel proprio assolo, Alessandra Ashkenazy sarà circondata da tre ancelle, anch'esse previste nella prima rappresentazione, il 1dicembre 1929 in casa dei committenti, Maria Laura e Charles De Noalilles; alla tastiera nella parte solistica, stavolta, sarà il marito e figlio d'arte, con il quale vive nella dimora di Pura, in Canton Ticino, a due passi da Lugano, che fu anche di Artuto Benedetti Michelangeli. “Il Ticino è splendido” confessa Alessandra: rimango italiana, ma, pur seguendo Vovka in giro per il mondo, non saprei più vivere in una nosta grande città”. Dal Lago di Lugano al Lario e ai piccoli laghi erbesi è un attimo, il che spiega, con l'intervento dell'Accademia Europea di Musica di Erba, la possibilità dell'evento unico di martedì.
Stefano Lamon
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