Cultura e Spettacoli
Domenica 03 Gennaio 2010
Danzare a New York
Continua l'avventura
Alice e Laura dalla Alvin Ailey alla Julliard School
Alice, come ti trovi alla Alvin dopo sette mesi di frequenza?
Molto bene, soprattutto perché è una scuola che propone argomenti sempre nuovi e interessanti.
E tu, Laura come ti sei trovata durante i due mesi estivi alla Step e alla Alvin?
Ho trovato molta disponibilità da parte degli insegnati. Inoltre ho incontrato maestri molto importanti con cui è stato possibile chiacchierare amichevolmente su molti argomenti.
Quali sono le differenze di studio che avete notato tra Italia e Stati Uniti?
Innanzi tutto c’è una più severa selezione nella scelta degli allievi, e poi c’é un grande eclettismo didattico. Sempre, comunque viene proposto un lavoro giornaliero duro e severo. Ogni tecnica di danza viene seguita da grandi specialisti.
Quali sono, oggi, i vostri riferimenti preferiti nel mondo della danza?
Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tanto per fare qualche esempio: la russa Svetlana Zakharova per la danza accademica, oppure Polina Seminova, sempre russa, ottima nel genere neo-classico e in quello moderno... e molte altre, anche americane.
Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissate per il futuro professionale?
(Laura) Ballare in una compagnia affine alla mia personalità di danzatrice, con un rapporto non distaccato fra coreografo e corpo di ballo.
(Alice) Vorrei sentirmi realizzata come danzatrice sia per rispetto del pubblico ma soprattutto per me stessa. Per questa ragione tenterò anche l’audizione per il "summer intensive" alla Jeoffrey ballet school, specializzata nella sezione Modern e Jazz.
Maria Terraneo Fonticoli
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