Cultura e Spettacoli
Sabato 23 Gennaio 2010
Ferrè, in un libro
la lezione lariana
Nel nuovo libro dedicato da Marsilio allo stilista scomparso nel 1999, anche le riflessioni fatte a Cernobbio, dal sapore profetico sul destino della moda italiana. Profondo il suo legame con il nostro territorio.
di Gianfranco Ferrè
"Se una volta il creatore di moda lavorava in segretezza, preoccupato che le novità sull’ultima collezione uscissero troppo presto dall’atelier, ora è fondamentale che le informazioni sul valore della griffe, sulla sua specificità, sui suoi nuovi traguardi siano divulgate in quantità, con immediatezza e con il massimo raggio d’azione. La vita della moda passa ora più che mai attraverso l’informazione, la comunicazione, l’immagine. Di riflesso, è cresciuta agli occhi del pubblico la riconoscibilità della moda e della griffe. È cresciuta la loro desiderabilità, ma secondo un’ottica diversa rispetto al passato, per lo meno nei mercati "maturi". Non si ragiona più in termini di status symbol, ma di style symbol. Possedere e portare un abito o un accessorio "di moda" significa possedere una certa qualità di vita, partecipare al "mondo che va avanti", essere in qualche modo protagonista dei fermenti e delle dinamiche che lo muovono. Possedere la griffe non ha più valore rispetto agli altri, ma rispetto a se stessi. La turbolenza si legge qui come fluidità di una realtà che cambia costantemente e in cui prepondera il desiderio di affermare la propria individualità, anche attraverso la moda".
Estratto da «Lezioni di moda» di Gianfranco Ferrè (Marsilio, 176 pag., 18 euro).
(L'articolo si può leggere sull'edizione del 24 gennaio 2010 de La Provincia)
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