Cultura e Spettacoli
Lunedì 08 Febbraio 2010
Vasco: Solo sul palco
mi sento davvero vivo
Emozione alle stelle, tra i fan che lo hanno applaudito nei concerti al Forum di Assago (Mi): nessun accenno esplicito al "caso Morgan". Solo un generico accenno: "basta preconcetti, ognuno faccia quel che vuole e non se ne vergogni". Allo show c'era anche "La Provincia".
L'ha definita «una città che mi ha adottato, una città per cantare». E a giudicare da come è apparso venerdì 5 e sabato 6 febbraio sul palco allestito al Forum di Assago, al Blasco quelle parole sono uscite davvero dall'anima. Un debutto col botto quello di Vasco Rossi nella tappa meneghina del suo «Europe Indoor tour», la tournée «che potrebbe non finire mai», che lo porterà nei prossimi mesi anche a Zurigo, Bruxelles, Berlino e Londra. Per adesso altre sei repliche a Milano, che potevano essere molte di più se gli avessero dato maggiore disponibilità della struttura. Più di due ore di show costruito e studiato in ogni minimo dettaglio, con lui gran sacerdote di un rito collettivo che si ripete sempre al massimo dell'emozione e mai in sordina.
Più di due ore che culminano nel momento in cui le luci si spengono e si riaccende solo un faro bianco, che punta dritto su Vasco in piedi con la chitarra in braccio e una gamba appoggiata a una sedia. Classicissimi come "Sally", "Dillo alla luna", "Una canzone per te" e "Incredibile romantica" vengono fuori «già con le parole» dalle corde che Vasco pizzica rude e dolce al tempo stesso, con la sua voce a condurre il coro liberatorio di 12 mila persone. Un quarto d'ora di magia allo stato puro, che da solo vale il prezzo del biglietto.
Tutt'altra atmosfera rispetto agli stadi. Più intima, più raccolta. E anche Vasco si presenta in una versione più confidenziale, un crooner con gli stivali e il cappellino, così sfacciatamente vero come solo lui sa essere. Allora ecco che il dottor Rossi scopre anche il piacere di chiacchierare sul palco, di collegare discorsi e canzoni, cosa quasi inedita per lui. Nessun accenno alla vicenda-Morgan, solo un implicito ma neanche troppo «basta giudizi, basta preconcetti, ognuno faccia quello che vuole e non se ne vergogni». Vasco salta, corre, ammicca, saluta e manda baci. Regala acuti che toccano le corde dell'anima ma, soprattutto, si diverte come un pazzo. E si vede. Presenta lui la band, «la migliore band del mondo, d'Europa sicuramente». E poi riparte, in un crescendo di perle rare (Quanti anni hai e Io perderò su tutte) e intramontabili classici. Fino a quando, come sempre, arriva Albachiara e si chiude un nuovo capitolo di una storia sempre bellissima da scrivere. «Solo su un palco mi sento davvero vivo» dichiara sempre il Blasco. Solo sotto il suo palco si può davvero toccare con mano cosa sia la vita, cosa sia un'emozione.
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