Cultura e Spettacoli
Venerdì 12 Febbraio 2010
Lisippo, l'Italia lo rivuole
Ecco come rientrerà
La confisca della statua di bronzo, illegalmente di proprietà del Getty Museum, in California, è stata disposta da una storica ordinanza del gip di Pesaro: mentre scoppia una guerra diplomatica tra Italia e Stati Uniti, il nostro Paese vara la più complessa operazione di recupero di un'opera d'arte mai effettuata...
Dopo l'ordinanza del gip di Pesaro che ha disposto la confisca della statua dell'Atleta di Lisippo di proprietà del Museo Getty, sono due le procedure percorribili per il ritorno del bronzo in Italia. Una rogatoria internazionale per la richiesta di confisca, che il pm Silvia Cecchi inoltrerà la settimana prossima al ministero della Giustizia; e un'azione civilista che lo Stato italiano può intentare nei confronti della California, costituendosi «parte attrice» attraverso l'Avvocatura dello Stato.
L'ordinanza del gip Lorena Mussoni ha infatti ribadito che la statua è un bene «patrimonio indisponibile dello Stato italiano, e dunque extracommercium», e che la sua provenienza illecita, frutto del reato (ancorchè estinto) di esportazione clandestina, è sufficientemente provata. La Fondazione Getty ha già annunciato che farà appello in Cassazione contro l'ordinanza, ma secondo il sostituto procuratore Cecchi il ricorso per Cassazione «non è sospensivo» della rogatoria nè dell'azione civilistica, essendo la confisca «una misura di sicurezza immediatamente esecutiva».
Certo non è facile prevedere l'esito del braccio di ferro con gli Usa: Italia e Stati Uniti non sono vincolati da un patto bilaterale che obblighi il Getty alla restituzione del bene (come invece avviene fra tutti i Paesi Ue), e anche se la rogatoria citerà l'art. 18 della Convenzione Italia-Usa del 2001, l'autorità giudiziaria californiana potrebbe non dar corso alla richiesta. O rinviarne l'esecuzione all'esito del provvedimento della Cassazione.
Sul versante dell'azione civile da parte dello Stato è possibile che sorga un nuovo contenzioso con gli Usa su quale diritto sia correttamente applicabile: se il diritto internazionale o quello italiano. Ma a Pesaro sono convinti che essendo il bronzo un bene non usucapibile, e poichè l'Italia ha già formalizzato una richiesta che ne interrompe l'acquisizione usucapione, il Lisippo debba, comunque, rientrare in patria.
Forse, a mettere la parola fine alla vicenda, potrebbe essere una trattativa diplomatica fra i due Stati.
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