Cultura e Spettacoli
Venerdì 26 Febbraio 2010
Celentano al telefono
fa "volare" Santoro
"Complimenti, siete meglio dei Raccomandati", ha detto il Molleggiato al conduttore di "Annozero", nella trasmissione con Morgan come protagonista e senza politici, a causa del regolamento pre-elettorale sulla par condicio. "La droga? Anche il fumo fa male", ha poi aggiunto tra una pausa e l'altra, criticando anche il Festival di Sanremo... Gli ascolti hanno segnato un 19,22% per la trasmissione di Raidue.
Problema: il regolamento sulla par condicio impone uno stop ai politici in tv. Come possono resistere trasmissioni come "Annozero" di Michele Santoro che vivono esclusivamente degli accesi scontri tra i rappresentanti delle opposte fazioni.
Soluzione: non c'era mica un cantante che aveva fatto dichiarazioni a favore della cocaina? Ecco che il caso Morgan fa audience anche grazie a un assist non da poco: nonostante la presenza in trasmissione della moglie Claudia Mori e i ripetuti inviti del conduttore Francesco Facchinetti, il Molleggiato non aveva partecipato a "X Factor", nemmeno con una telefonata. Si è fatto vivo, invece, giovedì sera proprio in casa Santoro per dire la sua, con il suo inconfondibile stile ricco di pause e di lunghe digressioni verbali. Innanzitutto la buona creanza: «Ti faccio i miei complimenti - dice Adriano - siete molto meglio dei "Raccomandati". Bello lo studio ma è una serata pacata. Forse la droga calma un po'...».
Poi si lancia in una invettiva, per la verità abbastanza fumosa: «Quindi, Morgan, non c'è bisogno di essere un cantante per gareggiare. Magari potranno andare imbianchini, dottori, postini, tranne i tabaccai che vendono le sigarette. E le sigarette fanno male. Fanno male come la cocaina che, se presa in dosi eccessive uccide. Le sigarette, pur non in dosi eccessive, fanno venire il cancro». E, secondo Celentano, si può tranquillamente fare a meno di Sanremo: «Sono molto preoccupato perché l'anno venturo il Festival sarà un disastro. Non ci sarà nessuno. Io ho saputo, voci di corridoio, che quei due poveretti di Mazza e Masi stanno già preparando un decreto per escludere tutti coloro che possiedono un'automobile, tutti i tabaccai, tutti quelli che fumano. È un problema complesso». Lunga pausa di riflessione. «Io li capisco quei due tutta questa massa di gente, automobilisti, fumatori compresi tu e io (Santoro, ndr), tutti quanti noi siamo tutte persone che uccidono, come Morgan». Su richiesta del conduttore Adriano conclude con una pacca sulla spalla all'artista monzese: «La Rai è stata buona con Morgan. Lo ha soltanto escluso. Io pensavo lo fucilassero».
Naturalmente l'intervento di Celentano si è monetizzato in un picco d'audience notevole e la trasmissione, con il suo dignitosissimo 19,22% di share, ha tenuto fronte alla concorrenza agguerrita di un appuntamento sportivo attesissimo come Juventus - Ajax («L'audience ottenuta, dimostra che l'assenza dei politici non è un problema per noi. È invece è un problema per i politici», ha commentato il conduttore Santoro). Ha presentato al festival brani memorabili e a 72 anni festeggiati il 6 gennaio Celentano è sempre Celentano: la sua telefonata in diretta è, musicalmente, l'equivalente di un intervento del presidente del consiglio la sua (non) presenza ha oscurato gli altri ospiti: il filosofo Stefano Bonaga, la giornalista Barbara Palombelli, il musicista Mauro Pagani, lo scrittore Antonio Scurati e il conduttore radiofonico Marco Baldini. E anche lo stesso Morgan che, ormai preda di un calo di voce irreversibile, ha proposto "La notte", il pezzo escluso dal Festival. Da sottolineare che l'assenza dei politici è stata avvertita soprattutto da Marco Travaglio, pressoché inservibile fuori dal suo ambiente consueto.
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