Ambra al Sociale alla ricerca di W

E su Facebook polemica sulla presenza a Como dell'ex starlet di "Non è la Rai"

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Con una prova d'attrice teatrale davvero impegnativa che arriva dopo il grande successo di pubblico e critica, su grande schermo, Ambra Angiolini ex bambina prodigio della tv e oggi interprete amata da registi raffinati, arriva sabato 10 aprile, alle 20.30, al teatro Sociale di Como. Sarà infatti lei l'unica protagonista sulla scena, nel monologo “La misteriosa scomparsa di W”, una delle surreali creazioni di Stefano Benni, giornalista, scrittore e poeta con la passione per il nonsense e le storie oniriche e imprevedibili. Con la regia di Giorgio Gallione, garanzia di soluzioni sceniche sempre raffinate e d'effetto, Ambra interpreterà “una donna qualsiasi, di nome V, nata un giorno qualsiasi in modo funambolico”. Un ruolo, come detto, non facile, date le situazioni imprevedibili in cui la penna eccentrica di Benni porta i propri personaggi. Sarà davvero interessante seguire lo spettacolo e già moltissimi spettatori aspettano al varco l'interprete. Va detto infatti che, su Facebook,già nei giorni scorsi si sono create due opposte fazioni, “contro” e “pro” Ambra. Se da un lato c'è una parte di scettici che, ricordando la quindicenne microfonata di “Non è la Rai”, arriccia il naso e già stronca preventivamente la scelta del Sociale, dall'altra, subito altrettanti sostenitori della attrice romana oggi bresciana d'adozione in quanto compagna di Francesco Renga. Si obietta che il personaggio televisivo si è evoluto, trasformandosi in una valida attrice, matura e capace di sostenere ruoli impegnativi come quello che fu suo in “Saturno contro”, il film di Ferzan Ozpetek. Osservazioni sacrosante se si pensa che con quel film, Ambra Angiolini ha vinto sia il prestigioso Nastro d'Argento che il David di Donatello. Insomma la sfida virtuale sul social network è aperta, anche a dimostrazione della vitalità e dell'attenzione con cui il pubblico del Sociale segue l'andamento della stagione. Ora toccherà proprio ad Ambra sgombrare il campo dalle polemiche. Come detto, sarà questa “donna qualsiasi, V”, che vive la sua esistenza alla perenne ricerca della sua parte mancante, W (dove l'iniziale sta per Wolmer). In un'atmosfera che varia tra il paradosso, il comico, il ridicolo, il doloroso, toccando tanti registri diversi e altalenanti, V compie il proprio percorso di indagine e intanto si arrovella e pensa a grandi temi come povertà e guerra, amicizia e intolleranza, giustizia e amore. Soprattutto sulla scena, Ambra avrà come preziosa compagna proprio la “polifonica” lingua utilizzata nei suoi testi da Stefano Benni, che il regista Giorgio Gallione conosce molto bene, già dalla fine degli anni Ottanta quando i due collaborarono per la messinscena di un altro testo di Benni, il racconto “Il Bar sotto il mare”. Vari i lavori che sarebbero stati realizzati dai due, a garanzia di una sintonia che trasparirà anche in questo spettacolo.
Sara Cerrato

Cultura e Spettacoli

Venerdì 09 Aprile 2010

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