Manfredini, grido di dolore
dagli abissi della solitudine

Al Sociale "Tre studi per una crocefissione"

b.faverio

Un autore - attore noto nel mondo della ricerca teatrale per un percorso rigoroso ed originale, iniziato negli anni Settanta e arrivato fino a qui, traendo ispirazioni da forme espressive diverse tra teatro e pittura. Questo è Danio Manfredini che giovedì 22 aprile alle 20.30, sarà al teatro Sociale di Como con un suo noto lavoro, dal titolo "Tre studi per una crocefissione". Per la prima volta, Manfredini arriva nella sala comasca per un appuntamento dei Circuiti Teatrali Lombardi e accontenterà il pubblico che nel teatro cerca non soltanto intrattenimento ma appunto la sperimentazione e l'indagine su nuovi linguaggi. Il titolo dell'allestimento teatrale trae spunto da un'opera pittorica di Francis Bacon, in coerenza con la scelta di Manfredini di trarre spunto dall'arte visiva della pittura. Bacon nella sua opera avvicina tre figure accomunate da una condizione drammatica. Così, nello stesso modo, sulla scena appaiono tre diverse vicende raccontate attraverso il teatro, vicende dolenti che sanno proporre il dolore e l'angoscia che emergono nel mondo contemporaneo. Si parte da una figura inserita in un presunto luogo di cura psichiatrica e intenta a dialogare con i propri ricordi, i fantasmi che popolano la sua mente e lo spazio vuoto che lo circonda. La seconda tappa del percorso attoriale vede protagonista un transessuale che analizza la sua vita e le drammatiche contraddizioni che l'hanno caratterizzata, in un momento dal quale non potrà tornare indietro. L'ispirazione è tratta, in questo caso dall'opera del drammaturgo tedesco Rainer Werner Fassbinder. Terzo e ultimo passaggio, che deve ispirazione ad un altro autore internazionale, il francesce Koltès, (il riferimento preciso è a "La notte poco prima della foresta") porta in scena un individuo extracomunitario, solo e sperduto in una grande città, trasformata in un paesaggio ostile e straniante, in una notte di pioggia. La solitudine immensa, il desiderio di condivisione e di vicinanza, ne fanno una figura struggente e terribilmente attuale. Lo spettacolo di Manfredini è un trittico dedicato agli "ultimi" della nostra società. Personaggi scomodi che spesso avremmo la tentazione di rimuovere dal nostro orizzonte e che invece sono lì per ricordarci il nostro egoismo e l'incapacità che i nostri contesti sociali sembrano ormai esprimere nei confronti di chi è diverso o ritenuto estraneo. In questo caso, il teatro, attraverso un autore sensibile e attento alle pieghe del mondo contemporaneo, dà loro visibilità e ne amplifica l'afflato dolente e poetico. Biglietti a 20 euro + prevendita. Info: 031/270170 e www.teatrosocialecomo.it

Sara Cerrato

Cultura e Spettacoli

Mercoledì 21 Aprile 2010

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