Cultura e Spettacoli
Sabato 24 Aprile 2010
Il 25 aprile di Mariella:
diario ritrovato a Como
La "normalità" di un giorno straordinario narrato da una ragazzina: i volantini dei partigiani, unica nota fuori dal comune di quel mercoledì 1945. Ma il giorno dopo, tra gli ultimi spari fascisti, i comaschi realizzarono che la guerra era finita. E le scuole chiusero fino al 14 maggio...
«A scuola abbiamo trovato foglietti di partigiani». Inizia così il 25 aprile di Mariella, scritto nel suo diario ora al sicuro nella libreria dello storico comasco Giorgio Cavalleri. Mariella ha 13 anni, è comasca, classe 1932. Nel 1945 ha deciso di tenere un diario che oggi sembra una reliquia; ad aprirlo si ha paura di romperlo, e con esso di far volare via emozioni, paure, gioie di una ragazza. Il diario è piccolo, ha una copertina in tessuto color castagna, sdrucita, con una scritta marrone "Note", in corsivo. Dentro, tanti fogli a quadretti con un occhiello per infilarci una pennina... chissà dov'è finita. Nel primo foglio la ragazza si presenta: "Anno 1945 - Le mie note - Mariella". Mariella abita ad Albate, ma ogni giorno prende il tram, in genere quello delle 7,20, per arrivare alla scuola media di Como, in via Parini. In quel piccolo tragitto passa la sua vita, la guerra e la Liberazione. Mariella annota tutto, il freddo, il caldo, il raffreddore, il comportamento del fratellino di 4 anni, il compleanno della mamma, ma soprattutto gli aerei che volano bassi e mitragliano sopra il tetto di casa, le "signorine pelate", i camion degli americani, fabbriche e negozi chiusi, i vetri frantumati dall'esplosione della polveriera di Albate.
(Estratto dell'articolo pubblicato nell'edizione del 25 aprile de La Provincia, che dà conto dello straordinario documento, con fotoservizio di Carlo Pozzoni)
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