Cultura e Spettacoli
Venerdì 30 Aprile 2010
Nell'epistolario di Fogazzaro
la solidarietà fra tre famiglie
Lo scrittore comasco Sergio Marzorati analizza il carteggio inedito, lettere indirizzate ad Antonio Fogazzaro, ritrovato all'Istituto Carducci di Como.
Nel suo insieme l'epistolario, probabilmente inedito, offre un interesse solo familiare e affettivo. Testimonia come tre famiglie vicentine imparentate - Fogazzaro, Valmarana, Lampèrtico - fossero unite da reciproca e forte stima, a tratti ossessiva.
Per un solo esempio: Antonio Fogazzaro sposa Rita di Valmarana il 31 luglio 1866 a Vicenza. Circa quindici anni dopo muore all'improvviso Giustino di Valmarana, fratello di Rita, lasciando la vedova Livia Piovene - spesso ammalata - e due figli ancora in verde età. Angelo e Ina. I coniugi Fogazzaro adottano i due orfani che vissero con loro fino all'età adulta.
Molte di queste lettere, che chiameremo "familiari", riflettono appunto la preoccupazione per la salute di grandi e piccini, giustificata in anni di colera e di tifo, in tempi ben lontani dalla scoperta della Penicillina: l'unico figlio maschio dello scrittore, Mariano junior, morirà ventenne nel maggio 1895 per febbre tifoidea. E ciò spiega il tono sconfortato nella lettera che Mariano senior scriverà da Vicenza, in data 12 luglio 1877, come risposta al figlio Antonio in quei giorni a Como, ospite dello zio ingegnere Barrera, in Borgo Piccolo mondo antico.
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