Cultura e Spettacoli
Giovedì 03 Giugno 2010
C'è una foto all'Opera
nello scatto di Pozzoni
Happening di poche ore, il 3 giugno alla galleria Il Tramite di Como: Carlo Pozzoni, fotoreporter di professione e artista multimediale, ha proposto un "pezzo unico", un'immagine scattata in Duomo e illuminata con sistema "Led".
Quando si dice che «la luce è vita», bisognerebbe avere negli occhi l'ultimo lavoro del comasco Carlo Pozzoni, esposto solo ieri sera (3 giugno), per poche ore, alla Galleria Il Tramite di Como. L'artista ha fotografato un muro e un frammento di scala in ferro battuto, all'interno del Duomo di Como: una materia compatta, che è tutto fuorché una superficie animata. Lo scatto ha imprigionato un raggio di sole piovuto dal lucernario, che ha contribuito a dare volume all'insieme. Ma il colpo da maestro è stato di ingrandire la foto, stampandola su un fondale di tessuto, successivamente illuminato con il sistema «Led». In pratica, un reticolo di luce, sul retro, trasmette vibrazioni a basso che donano un effetto tridimensionale all'insieme e, in questo modo, lo rendono palpitante di vita. Quella che, di primo acchito, sembra un'immagine in bianco e nero, sprigiona piano piano le sfumature calde dell'ocra contenute negli interstizi. Tolto dal contesto del Duomo, lo scatto suggerisce una scenografia teatrale. E, a vederlo incorniciato nel drappo rosso di seta, che ricorda un sipario, è facile immaginare quale effetto potrebbe avere, se proiettato su un palco nobile come quello del Teatro Sociale. Scatto non previsto, colto al volo da Pozzoni, «Opera» rivela una capacità di visione non comune del quotidiano. Come già nel recente «Rubens visto da vicino», in cui alcune opere del genio fiammingo sono state decostruite in frammenti, l'artista-fotoreporter va all'essenza delle cose a cui rivolge l'obbiettivo. E, scavando nell'ovvio e nel consueto, spesso sa afferrare qualcosa di nuovo, capace di meravigliare.
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