Cultura e Spettacoli
Domenica 13 Giugno 2010
Francesco Facchinetti: "C'è una star
in mezzo ai candidati comaschi"
Francesco, che effetto le fa l'aver portato il tour di «X-Factor» a Como, una città che fin da ragazzo conosce benissimo?
Como era la classica meta di quando si bigiava. Con amici e compagni di scuola si veniva in motorino da Mariano Comense. Nel mio periodo punk ho frequentato anche il Rock Club 52, una sala prove ritrovo di molte band che se non sbaglio stava proprio qua dietro (in piazza Roma, ndr). Conoscevo tanti writers della città e tanti giovani musicisti. Tra le nostre tappe preferite c'erano un negozio di abiti usati, uno di maglie da calcio inglesi e uno di fumetti. In un certo senso, vedere tutti questi ragazzi in piazza, percepire i loro sogni, mi fa ripensare a quel periodo, li vedo simili a me, mi sembra di capirli al volo. Poi è bello vedere Como così aperta ed allegra. Spero che questa manifestazione serva da stimolo.
Come è stata la risposta dei comaschi?
Ho parlato con i selezionatori e mi sembra che sia stata buona. C'era gente venuta anche da lontano, ma mi pare che la rappresentanza locale fosse nutrita. È venuta gente anche da Mariano. Il comasco non si sposta volentieri, ricordo che in compagnia se solo si parlava di andare a far serata a Milano sembrava di dover partire per New York. Figuriamoci per fare un casting. Questa volta i provini glieli abbiamo portati sotto casa.
Pensa che fra loro possa esserci un talento?
Sarebbe bello scoprire ad X-Factor qualche nuovo talento comasco, mi pare che al momento, a parte De Sfroos e Simone Tomassini non sia emerso molto.
E fra gli altri che hanno sostenuto il provino?
Mi dicono di un ragazzo di Milano molto bravo, con una storia personale particolare, che ha convinto i selezionatori. È stato segnalato con una P, che sta per Popstar, quindi ha buone possibilità di farcela. Ma sui registri ho visto anche alcune T, che sta per talento, ed è già un'ottima partenza.
È stato colpito da qualcuno in particolare?
In realtà la categoria della quale mi occupo in prima persona è quella dei talenti incompresi. Ci sono quelli consapevoli, che un po' ci fanno, ma li becco subito, e quelli inconsapevoli. Questi ultimi sono i miei preferiti, li riconosco senza provini e ne ho incontrato qualcuno anche oggi.
Quali sono le novità della prossima edizione?
Che ci saranno quattro categorie e di conseguenza quattro giudici, ma nessun nome di quelli che circolano è stato ancora confermato. La categoria giovani da 16 a 24 anni, la più numerosa per richieste di partecipazione, sarà suddivisa in uomini e donne.
È vero che avrebbe voluto riportare Morgan e Simona Ventura dietro il banco dei giudici?
Ragionando come l'allenatore di un team vincente, penso che a Morgan si possa perdonare tutto, e che sia paragonabile ad un fuoriclasse come Ibrahimovic: quando lo metti in campo sai che ti risolve la partita, dispiace dover rinunciare a uno così. Detto questo, via Ibrahimovic è arrivato un altro campione come Milito. Anche il ritorno di Simona sarebbe un bel colpo. Ma sono decisioni che spettano agli autori e ai produttori, io mi occupo d'altro.
Fabio Borghetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA